Sorpreso con una pistola pronta all’uso: arrestato

In manette dopo il blitz dei carabinieri alla periferia di Stagno: l’arma aveva sette colpi già inseriti nel caricatore. Un complice aveva anche un manganello d’acciaio

L'arma

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Livorno, 23 luglio 2022 – Aveva una pistola di fabbricazione russa pronta all’uso e con sette colpi già inseriti nel caricatore. Per questo motivo un uomo di nazionalità albanese è stato arrestato. A sorprenderlo in possesso dell’arma sono stati i Carabinieri del Nucleo Investigativo del comando provinciale, nel corso di una recente attività di polizia giudiziaria.

Durante l’operazione, i militari hanno inoltre deferito in stato di libertà un altro cittadino albanese trovato in sua compagnia, che a sua volta era in possesso di un’altra arma impropria: un manganello retrattile in acciaio. Sono state controllate complessivamente tre persone. L’operazione si è conclusa all’interno di un noto esercizio commerciale nella periferia di Stagno, dove il nucleo investigativo ha fatto irruzione immobilizzando i tre sospetti, subito perquisiti.  Sul posto, in supporto agli operanti, sono sopraggiunti due equipaggi del nucleo radiomobile in forza al Comando della Compagnia Carabinieri labronico.

Non si sa con certezza a cosa sarebbero servite queste armi, e in quale attività criminale sarebbero state impiegate. In ogni caso, tutto è stato sventato dall’intervento tempestivo dei Carabinieri, e fondamentale è risultato l’intervento rinforzato dei militari in uniforme a sostegno degli investigatori. Le indagini sulla vicenda avviate dai Carabinieri del Nucleo Investigativo sono orientate negli ambienti della malavita locale e non escludono per ora nessuna pista, compreso un possibile regolamento di conti.

Gli inquirenti stanno vagliando tutti gli elementi per poter ricostruire il movente che avrebbe indotto un imprenditore edile affermato a portarsi un’arma da fuoco carica con sé mentre consumava un pasto insieme a due fidati collaboratori. Non hanno portato a una svolta nelle investigazioni gli archivi di polizia, da cui è emerso che il primo risulta gravato da segnalazioni circa reati di violenza privata e maltrattamenti in famiglia, mentre gli altri due hanno solo un precedente per ricettazione.

L’uomo armato è stato portato al carcere di Livorno su disposizione dell’autorità giudiziaria, mentre gli altri due sono stati rilasciati al termine del controllo di polizia. Non si può escludere che l’inquietante presenza dell’arma, peraltro pronta all’uso, possa essere ricondotta alla presenza sul territorio di contesti criminali organizzati ed in particolare, e alle dinamiche che nascono al loro interno per la spartizione dei proventi illeciti. Le indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo sotto l’egida della Procura della Repubblica di Livorno sono aperte. Cenni sull’arma La pistola Tokarev TT-33 è un’arma di fabbricazione sovietica ad azione singola ideata nel 1930. Dal 1933 è stata impiegata come arma da fianco dell’Armata Rossa.

La sigla "TT" significa Tula-Tokarev, dove Tula è la città russa nella quale si trova la fabbrica deputata alla produzione dell'arma e Tokarev è il nome del progettista Fedor Tokarev. Il calibro 7,62 × 25 mm Makarov, ideato basandosi sul celebre 7,63 Mauser, largamente diffuso all'epoca, è contraddistinto da notevole capacità di penetrazione e gittata della cartuccia, giudicate ideali per un'arma militare da fianco. Per l'epoca, la TT-30 era un'arma molto moderna e suscitò molta attenzione negli ambienti militari: riuniva in sé economia di fabbricazione, sicurezza di funzionamento, praticità.