Perugia - Assisi, 11mila in marcia per la Pace. Le Università in prima linea

Aderisce all'evento per la prima volta la Conferenza dei Rettori delle Università italiane

La piazza

La piazza

Perugia, 24 aprile 2022 - Oltre 11mila persone all’edizione straordinaria della Marcia della Pace, la sessantesima, partita questa mattina dai Giardini del Frontone di Perugia. Un lunghissimo serpentone colorato di bandiere, striscioni e gonfaloni con lo slogan “Fermatevi”, ha marciato dalla Perugia di Aldo Capitini, fino ad Assisi, la città di San Francesco. Prima degli interventi istituzionali, dal palco è stato osservato un minuto di silenzio, in memoria delle vittime del conflitto in Ucraina. Poi il saluto delle istituzioni: Regione, Provincia, Comune di Perugia, fino ai giovani del Servizio civile e le associazioni di volontariato. Tra le migliaia di partecipanti persone di tutte le età anagrafiche (bambini compresi) provenienti da ogni parte d’Italia e anche dall’estero. Presenti anche i rappresentanti della Conferenza dei Rettori delle Università italiane. Docenti di tutti gli atenei del Paese, comprese le isole, capitanati dal Magnifico Rettore dell’UniPg, Maurizio Oliviero. “Quella di oggi è un’adesione convinta dell’Università degli Studi di Perugia – ha detto Oliviero - Per la prima volta anche la Conferenza dei Rettori ha aderito. Ci sono tanti colleghi con me, dalle Marche, da Parma, da Cagliari, da Padova solo per citarne alcuni. Questa è una testimonianza che il mondo accademico vuole dare non solo in maniera simbolica. Le università infatti sono dei luoghi che rafforzano e custodiscono le risorse più importanti della società: i giovani”. “La parola pace – ha proseguito il Magnifico Rettore - è una declamazione e una narrazione che ha bisogno di azioni concrete. La presenza delle Università è un segnale importante, che va in questa direzione. Dovremmo però non dimenticare che di conflitti, nel nostro pianeta, ce ne sono tanti ogni giorno, da tanto tempo e bisognerebbe ricordarli tutti. La pace si costruisce con un impegno concreto, che sono le azioni, anche dal basso, come oggi”.

image “Ci stiamo adoperando, non solo per la pace, ma anche per accogliere al meglio i nostri colleghi ucraini in fuga dal Paese in guerra, che secondo accordi stabiliti tra Atenei e Governi, potranno completare i loro studi in Italia. In particolare, per quelli già arrivati a Perugia, e in attesa di quelli che arriveranno, ci stiamo organizzando sia sul fronte alloggi, sia per aiutarli nella quotidianità dell’Ateneo e non solo”. Così Matias Cravero, presidente del consiglio degli studenti dell’UniPg che, insieme ad una nutrita rappresentanza dell’Ateno, ha raggiunto Assisi con un colorato striscione della pace.