Pd, Iacopo Melio incontra Enrico Letta: riformare il partito e cambiare l'Italia

"Con Letta sintonia sulla necessità di un partito nuovo, allargato alla società civile e a quei temi coraggiosi che rimettano al centro i diritti e le libertà di tutte e tutti i cittadini"

Iacopo Melio

Iacopo Melio

Firenze, 16 aprile 2021 - Incontro ieri in videoconferenza tra il consigliere regionale Pd della Toscana Iacopo Melio, attivista per i diritti delle persone diversamente abili, e il segretario nazionale Dem Enrico Letta. Al centro dell'incontro, spiega una nota, la riforma del partito fortemente voluta da Letta e il contributo che Melio può dare in questa fase delicata. «E' stato un incontro molto positivo - commenta Melio -. Ho manifestato al segretario nazionale la piena sintonia sulla necessità di un partito nuovo, allargato alla società civile e a quei temi coraggiosi che rimettano al centro i diritti e le libertà di tutte e tutti i cittadini: parità di genere, contrasto alle disuguaglianze, tutela delle minoranze, difesa del lavoro, valorizzazione dei giovani, investimento sulla formazione e sulle competenze, e tanto altro ancora».

«Il mio contributo - aggiunge Melio - vuole andare esattamente nella direzione che ha indicato il segretario durante il suo primo discorso. Credo infatti che sia fondamentale ripensare il Pd partendo proprio dal basso, attraverso luoghi di discussione che oggi non ci sono ma che nel prossimo futuro saranno centrali per coinvolgere coloro che vogliono prendere parte al cambiamento. Personalmente, mi metto a disposizione per contribuire a portare avanti temi, battaglie e discussioni nel Paese sui diritti e le pari opportunità in modo trasversale. Vorrei dare una mano al segretario a cambiare il partito, per questo se vorrà mi avrà al suo fianco». Melio spiega che «a margine dell'incontro, Letta mi ha chiesto un contributo per temi che saranno oggetto di una riunione tra lo stesso Letta e il premier Mario Draghi. Tra le tante questioni suggerite in difesa dei diritti di tutte e tutti, mi sono permesso di ricordare la necessità di una riforma economica complessiva delle politiche delle disabilità, partendo da una revisione radicale della pensione di invalidità».