Anche a Firenze i primi pazienti stanno ricevendo il Paxlovid

FIRENZE Anche a Firenze, i primi pazienti stanno ricevendo il Paxlovid, la pillola Pfizer anti-Covid da prendere a casa. Il farmaco è arrivato in Toscana venerdì, al centro di stoccaggio del Meyer e...

L'infettivologo Massimo Di Franco

L'infettivologo Massimo Di Franco

Firenze, 8 febbraio 2022 -  Anche a Firenze, i primi pazienti stanno ricevendo il Paxlovid, la pillola Pfizer anti-Covid da prendere a casa. Il farmaco è arrivato in Toscana venerdì, al centro di stoccaggio del Meyer e dal fine settimana è stato messo a disposizione delle persone positive e con un alto rischio di peggioramento della malattia. "Questo farmaco – spiega Massimo Di Pietro, infettivologo, direttore della struttura operativa complessa Malattie Infettive 1 dell’Ausl Toscana Centro – va ad aggiungersi a un altro antivirale, Lagevrio, che abbiamo iniziato a somministrare dall’inizio del nuovo anno. Si tratta di due farmaci destinati ai pazienti positivi al Covid, in fase iniziale e con sintomi lievi, ma che presentano fattori rischio importanti come obesità, scompensi cardiaci, immunodeficienze primarie o legate a trattamenti, insufficienze renali, bronco-pneumopatie. In pratica Lagevrio e Paxlovid riducono il rischio di progressione della malattia, limitando o bloccando la replicazione del virus. Per questo devono essere somministrati, subito, nei primi 4-5 giorni, mentre perdono di utilità successivamente".

Ma quante persone hanno beneficiato dei nuovi farmaci? "Dall’inizio del 2022 e relativamente a Lagevrio – spiega ancora il dottor Di Pietro - si parla di circa 130 persone nel territorio della Ausl Toscana Centro, 90 delle quali a Firenze. I pazienti vengono segnalati dall’Usca o dai medici di famiglia e devono proseguire la terapia per cinque giorni. Con Paxlovid abbiamo appena iniziato e la terapia è partita oggi (ieri ndr) sul primo paziente fiorentino, mentre altri sono stati segnalati e la avvieranno". Secondo gli studi Paxlovid ha un’ottima efficacia: si ritiene infatti che il nuovo antivirale sia in grado di prevenire l’aggravarsi dei sintomi e il ricovero nel 90% dei casi. Non sarà a disposizione di tutte le persone contagiate, ma solo di quelle più a rischio di sviluppare sintomi gravi o di chi non può vaccinarsi per problemi di salute.

Dopo il via libera di Ema e di Aifa, il commissario straordinario, il generale Paolo Francesco Figliuolo, ha siglato un contratto con la casa farmaceutica americana per la fornitura di 600mila trattamenti nel corso del 2022, che saranno progressivamente distribuiti alle Regioni. In Toscana, venerdì, è arrivata la prima tranche di 800 confezioni: ne seguiranno poi altre nelle prossime settimane.