"I giovani sono speranza e futuro". Il patto del Papa per salvare la Terra

In pieno svolgimento le iniziative di ‘The economy of Francesco’ con migliaia di partecipanti e ospiti prestigiosi

Francesco durante una visita ad Assisi

Francesco durante una visita ad Assisi

Assisi (Perugia), 23 settembre 2022 - Sono arrivati alla spicciolata da ogni angolo del pianeta. Alcuni con gli abiti tipici del proprio Paese, diversi fra loro per il colore della pelle, la lingua, la cultura ma tutti accomunati dalla stessa voglia di "cambiare il mondo". "Siete voi la speranza e il futuro" ha detto Papa Francesco in più occasioni. E loro hanno risposto, in tantissimi. Oltre un migliaio i giovani economisti, imprenditori e ‘changemaker’ provenienti da 100 diverse nazioni che hanno invaso la città serafica per la terza edizione di "The economy of Francesco". La prima in presenza visto che le due iniziali, causa pandemia, si sono dovute svolgere in modalità on line.

Da ieri in dodici diverse ‘location’ fervono confronti, dibattiti e tavoli di lavoro sul tema della salvaguardia del Creato e la sostenibilità ambientale in vista della giornata più importante, quella di domani, in cui ci sarà l’atteso incontro con il Papa al Teatro Lyrick di Santa Maria degli Angeli. Per una pura casualità (la data era già stata decisa prima che il governo Draghi cadesse) proprio alla vigilia delle elezioni in Italia, il pontefice e questi giovani che puntano a un’economia etica e sociale, sigleranno un vero e proprio patto per il cambiamento. "Ai prossimi governanti – dice il vescovo di Assisi Domenico Sorrentino, presidente del comitato organizzatore – questo processo dirà che non si può giocare con la politica che è una grande forma di carità. Serve il bene comune e soprattutto si devono servire i più poveri". Non a casao Bergoglio torna ancora una volta ad Assisi (è la sesta dall’inizio del suo pontificato) per lanciare un altro potente messaggio.

"Il patto sarà una grande responsabilità per noi – ripetono quasi all’unisono i giovani che incontriamo per le vie della città serafica, come l’argentina Agustina Brizuela, consapevoli di essere la speranza e il futuro –, ma non ci mancherà il coraggio di cambiare le cose". Tra i mille volti di questo storico appuntamento anche giovani oggi sul fronte di guerra, come russi e ucraini, ma che qui si sono ritrovati in un abbraccio di pace. "L’unica guerra giusta è quella che non combattiamo" concordano sottolineando l’importanza della solidarietà. "Quella autentica" dice Olena Komisarenko, studentessa ucraina, in Italia da tempo e impegnata come mediatrice per la Comunità di Sant’Egidio e coordinatrice di ‘Women for Economy’. A chi le chiede cosa sia il bene comune risponde "Aiutare le persone", poi aggiunge: "La cultura dell’incontro passa dalla comprensione".

Tra i relatori economisti di fama internazionale come Stefano Zamagni e Gael Giraud; e poi Sylos Labini, Vandana Shiva, Vilson Groh, suor Helen Alford, concordi sulla necessità del cambiamento. "Siete stati chiamati a dare un’anima all’economia – ricorda ai giovani partecipanti la presidente dell’Istituto Serafico di Assisi, Francesca Di Maolo –. Se non si assicura salute, educazione e lavoro a tutti gli esseri umani e non si rispetta l’ambiente in cui viviamo, non ci sarà sviluppo per nessuno".