Palio, Scompiglio: "Nessun dualismo con Tittia. Ecco dove posso montare per l’Assunta"

Sferzata alle Contrade: "Se lavorano insieme per un obiettivo chi monta sta tranquillo, altrimenti tanto vale faccia da sè"

 

Siena, 24 luglio 2022 - Scompiglio, visto che i cavalli sono stati il tormentone dell’ultimo Palio  di Provenzano, chi iscriverai alla previsita?

"Vediamo, ancora non ho deciso. Ho tutti soggetti inesperti. C’è qualcuno a cui hanno messo gli occhi addosso che probabilmente non porterò perché non si può prendere un cavallo che ha fatto solo le prove di notte. Meglio allora non segnarli, così fanno la prossima stagione di addestramento e poi si valuta".

C’è chi dice che gli esperti cominceranno a scomparire: Violenta forse a Piancastagnaio, altri la danno alla previsita, Remorex che potrebbe essere ingaggiato per Ronciglione.

"Se Remorex lo vuole portare anche alle corse a vuoto può farlo, corre il Palio e poi fa quelle. Comunque sia, ci sta che siano chiacchiere e basta, parlo in generale dei cavalli. Aspettiamo di vedere chi viene segnato".

La sensazione è che si vada verso un gruppo di semi-nuovi. Con Solu, Tabacco, forse Zio Frac e Viso d’angelo...

"Vediamo se ci sono anche gli altri due (Remorex più Tale e quale, ndr ). Tanto poi una scrematura grossa la fanno come sempre i veterinari".

Scompiglio preferisce gli esperti?

"Sempre detto. Più esperienza hanno, meglio è. Come noi fantini, alla fine".

Contrade di agosto: Chiocciola, Leocorno, Lupa e Valdimontone le tue roccaforti?

"Contrade dove posso montare, vediamo se si può aprire la Giraffa o altre".

Il capitano di via delle Vergini ha detto che Scompiglio e Tittia sono due grandi fantini ma quest’ultimo è ora mentalmente al top.

"Un pensiero del capitano della Giraffa e io lo rispetto".

Sin dall’intervista del 3 luglio non hai voluto parlare dell’arrivo con Tittia dove questo allargherebbe un braccio.

"Continuo su questa linea. Non m’interessa. Il mio lavoro è montare a cavallo. A queste cose devono pensare le Contrade".

In più interviste Tittia ha detto che sei un grande fantino.

"Lo penso anche io di lui, alla fine siamo sempre lì a lottare i Palii. Io sono un po’ più sfortunato però non me la prendo. Si parla di dualismo fra me e Tittia: non c’è. Mi piace vincere, ci può essere Giovanni o chiunque altro. E’ solo che adesso siamo più in auge e cerchiamo sempre di tirare a sfondare".

Un punto delicato del Palio di luglio: Turbine è partito e tu sei rimasto lì.

"In quel momento c’è stata la Chiocciola che è venuta in giù e che ha schiacciato un po’ tutti. Ho provato a fiancare il cavallo ma era proprio schiacciato e sono partito un po’ dopo, rimanendo penalizzato. Poi Viso d’Angelo è scivolato a San Martino e ho perso per una narice. Il Palio è anche questo. Ognuno fa le proprie scelte, però se non si riesce a partire con 5 Contrade come si fa con 9? Secondo me a tutte quelle fra i canapi andava data l’opportunità di correre il Palio e di lottarlo. Poi che vinca l’una o l’altra non importa. Far sfumare un sogno ad un popolo per un po’ di frenesia nel dare la mossa non ha senso. Diamone un’altra, non erano mica le 21,30!".

C’è chi dice che Tittia tenda a tenere i rapporti con i col leghi e Scompiglio meno: vero?

"La cosa importante nel Palio credo siano le Contrade che uno ha dietro. Se lavorano per un certo obiettivo, tutte insieme, creano una situazione per cui chi monta si sente tranquillo. Io lo faccio se vedo che è possibile. Se invece devo perdere tempo preferisco stare da solo. Ci sono Contrade che riescono a fare certi ragionamenti e altre no. Se arrivi in fondo e una va a destra, una a sinistra, una al mare e l’altra in montagna non si combina niente. E allora tanto vale che faccia da me".

Nella tua carriera c’è stata una persona che, anche con una parola, ti ha dato noia?

"Hai voglia! A qualcuno magari esce una frase che ti colpisce. Premesso che sono abituato a guardare in faccia le persone dicendo quello che posso o meno fare, mi dà noia l’ipocrisia. Preferisco una brutta verità ad una bella bugia. Tornando alla domanda, sono una persona che sta attenta alle piccole cose che spesso, in un momento delicato, danno solo coloro che ci tengono veramente mentre magari quelle grandi te le possono dare tutti".