Palio di Legnano, capolavoro di Carboni. "Ho vinto anche per Brio. Ci manca"

Il fantino, che debuttava nel palio lombardo, ha conquistato il nono successo per La Flora Rimonta strepitosa con il cavallo di 12 anni allenato da Pusceddu. Scivola Zedde che era in testa

L'arrivo vittorioso  (Pubblifoto)

L'arrivo vittorioso (Pubblifoto)

Siena, 20 settembre 2021 - La gioia esagerata all’arrivo. Un urlo liberatorio. E poi gli abbracci ripetuti dati a quel cavallo speciale che a 12 anni suonati gli ha regalato una vittoria così importante dopo quella di Piancastagnaio, tanto che all’inizio non voleva scendere. Non stava nella pelle ieri sera Giosuè Carboni, a Siena per tutti Carburo, dopo la zampata assestata con i colori de La Flora nel palio della ripartenza a Legnano. "Sono contentissimo – dice a caldo –, mi ci voleva proprio questa vittoria". Solo qualche flash di un pomeriggio che dimenticherà difficilmente: "La batteria non era semplice, avevo l’avversaria. Ho rispettato il cavallo. Nel palio siamo partiti un po’ male, ho atteso il momento giusto, credendoci fino alla fine. E ho vinto", dice il fantino. Che dedica il successo alla moglie Anna, alla figlia Elisabetta nata nel marzo scorso. E anche ad Andrea Mari, il collega scomparso nell’incidente stradale di Bolgheri 4 mesi fa: "Eravamo amici, ci manca", dice.  

Un palio che sembrava la provaccia di venerdì sera perché si è corso a buio, alle 20, con le luci dello stadio accese. Nessuna rivale al canape, tutte uscite di scena in batteria dove il cavallo, che s’impenna in partenza, ha ’tradito’ anche Giovanni Atzeni (Legnarello). E allora se la sono giocata Federico Arri (San Bernardino), quindi Carboni (La Flora), Giuseppe Zedde (Sant’Ambrogio) e Antonio Siri (San Domenico). Al via rischia di cadere Arri ma si riprende subito, in testa va Zedde, insidiato da quest’ultimo e da Siri, Carboni non molla però. Sembra scritto il palio ma quando Arri attacca all’esterno per superarlo Zedde si difende, il cavallo scivola e va giù. Qui s’infila Carboni e nessuno ce la farà a riprenderlo.  

Carboni ha potuto contare su un cavallo strepitoso. "Era arrivato al top, prontissimo. Mi ha fatto uno scherzo in partenza, ho fiancato e non è partito. Un attimo però e si è messo in moto, ci siamo aggiustati per due giri, poi ho sfruttato lo sbaglio degli altri. E lì ho vinto il palio".  

Valter Pusceddu è il preparatore del purosangue. "L’ho ringraziato, è un grande professionista dei cavalli. Un grande fantino. Ho fatto tesoro di tutti i consigli che mi ha dato".  

Quando si montano soggetti buoni arrivano i successi. "Con lui due centri su due. Aver conquistato il secondo palio d’Italia per importanza spero che faccia salire anche me di qualche gradino sotto il punto di vista professionale. Sfrutterò al massimo questo successo".  

Messaggio alle dirigenze: datemi un primo cavallo? "No, volo basso io. Nessun messaggio. Siccome mi considerano tutti uno per difendere quando c’è la rivale in Campo, ecco ho dimostrato che so anche vincere, come ho sempre detto".  

Palio corso con gli spalti semi-vuoti e tante restrizioni: che effetto ha fatto? "Brutto, non lo nego. In chiesa non è entrato il popolo. Però bisogna andare avanti, altrimenti finisce tutto. Ora dobbiamo correre anche a Siena".