Over 80 vaccinati anche nei centri Asl. Dosi in rimonta, la Toscana fa gli straordinari

L’idea sarebbe di vaccinare negli hub e nei centri vaccinali circa 15mila anziani sabato, domenica e lunedì, giorni in cui i medici di famiglia non vaccinano

Eugenio Giani a Pasqua al maxi centro vaccinale al Mandela forum di Firenze

Eugenio Giani a Pasqua al maxi centro vaccinale al Mandela forum di Firenze

Firenze, 6 aprile 2021 -  Lo sprint di Pasqua fa prendere l’ascensore alla Toscana. Trentamila vaccini somministrati nei due giorni di festa. Siamo quinti nella classifica nazionale per prime dosi: 545mila su 760mila totali delle quali 218mila richiami, dietro a Veneto, Molise, Lazio e Umbria. Il 7,7% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino, sopra la media nazionale che è al 6,8%. Siamo due punti oltre la media italiana anche per immunizzati con la doppia dose, con il 5,8% contro il 5,6% (dati dell’Osservatorio Gimbe). Nel report vaccini del governo, la Toscana è la prima regione ad aver vaccinato più over 90, davanti al Lazio che pure ha il doppio di abitanti; per gli over 70 il recupero di questi giorni ci ha fatto salire in seconda posizione a pari merito con il Veneto con 120mila settantenni che hanno ricevuto la prima iniezione di AstraZeneca.

image
image

Purtroppo siamo sempre indietro con gli over 80: il 50% dei 320mila toscani ultraottantenni ha ricevuto almeno la prima dose di vaccino (di questi il 22% ha avuto anche il richiamo). Per questo c’è da correre per rispettare il cronoprogramma voluto dal governatore Eugenio Giani secondo il quale tutti e 320mila dovranno avere avuto almeno la prima dose entro il 25 aprile e il 15 maggio dovranno essere immunizzati. In questa settimana saranno fatte quasi 100mila iniezioni, grazie alle 95mila dosi di Pfizer in consegna. I medici di famiglia hanno prenotato e ne somministreranno, fino a venerdì, quasi 80mila, mentre 3mila sono in carico all’Asl Toscana Nord Ovest e verranno fatte a domicilio.  

Oggi si deciderà come somministrare le 12mila restanti, che possono essere integrate con qualche migliaio che le Asl hanno di scorta. Giani oggi incontrerà Alessio Nastruzzi, segretario Fimmg, per definire la strategia comune per accelerare il passo affiancati dalle Asl. L’idea sarebbe di vaccinare negli hub e nei centri vaccinali circa 15mila anziani sabato, domenica e lunedì, giorni in cui i medici di famiglia non vaccinano. Ancora da definire la modalità di prenotazione per avere giovedì le agende pronte e organizzare il personale. Giani sabato è andato al Pegaso 2 di Prato, lo stesso ha fatto la sera di Pasqua alle 22 al Mandela forum dove sono stati effettuati 2.670 vaccini dei 2.700 programmati: solo trenta persone non si sono presentate all’appuntamento. L’ultima, una donna di 77 anni, ha ricevuto la dose alle 22.34. Ieri sera il presidente era alla Cattedrale di Pistoia. "Ho verificato l’efficienza dei nostri hub, il personale che non si è risparmiato neppure nei giorni di festa garantendo orario continuato dalle 7.30 alle 22.30 e oltre: anche queste persone sono l’orgoglio del nostro sistema sanitario – spiega Giani – Abbiamo in campo una macchina da guerra: quello che manca, purtroppo ancora, sono i vaccini". Non si conosce la data della prossima consegna di AstraZeneca.