Incubo pronto soccorso, Prato reagisce al caos: via le barelle dai corridoi

Presentato il piano di rimodulazione dell’emergenza-urgenza al Santo Stefano. È la risposta dell’Asl Toscana Centro ai disagi esplosi alla fine di luglio con una settantina di pazienti in attesa per un giorno di un posto letto

L’interno del Santo Stefano, l’ospedale di Prato

L’interno del Santo Stefano, l’ospedale di Prato

Prato, 10 agosto 2022 - Ambulanze in coda e barelle esaurite al pronto soccorso a Prato, pazienti in fila sotto il sole a Siena, mancanza di posti letto nei reparti a Pisa, e per finire un’indagine aperta dalla procura di Prato sulla morte di un 31enne dimesso soltanto 48 ore prima dall’ospedale Santo Stefano. E’ un periodo durissimo per la sanità toscana che si ritrova nella morsa della nuova ondata Covid, delle carenze di organico fra medici e personale infermieristico, della diminuzione dei posti letto per il periodo estivo, e del boom di accessi ai pronto soccorso. Per cercare di invertire la rotta fatta di proteste dei cittadini, polemiche politiche e accuse di disservizi sanitari, l’Asl Toscana Centro ha messo in campo una riorganizzazione dell’emergenza urgenza all’ospedale pratese Santo Stefano. Il piano per il pronto soccorso di Prato, uno dei più affollati della regione, è stato presentato ieri mattina dal direttore generale dell’Asl Toscana Centro Paolo Morello Marchese e dalla direttrice del Santo Stefano, Sara Melani. Il percorso si basa su due capisaldi: dimissioni più veloci e maggiore comfort nella degenza per i pazienti.

Tutto è nato dalla situazione scoppiata a fine luglio, quando il pronto soccorso pratese si è ritrovato con una settantina di persone in attesa per oltre un giorno di un posto letto nei reparti dell’ospedale. Da qui si è studiato un sistema per velocizzare le dimissioni, che nell’arco di una settimana sono arrivate a una media di 27 al giorno, centrando l’obiettivo che l’Asl si era prefissata. Questo è stato possibile anche grazie all’utilizzo di un’area al primo piano dell’ospedale, con 40 posti letto, dove sono stati spostati i pazienti già visitati al pronto soccorso e in attesa di capire a quale reparto dell’ospedale siano destinati.

Per dare la misura di quanto questa misura abbia cambiato il comfort dei degenti del pronto soccorso di Prato, basta concentrarsi sul colpo d’occhio. Uno dei tratti caratteristici dell’emergenza urgenza del Santo Stefano era quello di vedere da anni un intero corridoio del pronto soccorso con decine e decine di persone stese sulle barelle in attesa di visite ed esami. Adesso, con il nuovo piano, i corridoi sono liberi, e i pazienti spostati fra il primo piano (dove hanno camere con posti letto) e l’osservazione breve intensiva.

"Abbiamo lanciato un segnale di attenzione alla cittadinanza, creando uno spazio più accogliente laddove c’erano barelle sparse ovunque" commenta Marchese Morello che poi annuncia anche un piano di assunzioni per il pronto soccorso di Prato. "Stiamo cercando dalle graduatorie tre medici e diciotto infermieri - dice il direttore generale dell’Asl TC -. Dopo la nostra chiamata hanno un mese di tempo per risponderci, quindi diciamo che le assunzioni si concretizzeranno in autunno, quando ci sarà anche il nuovo assetto del Santo Stefano sulla base della riattivazione di tutti i posti letto post ferie estive del personale".