
Massa Carrara, 26 agosto 2023 – I giorni trascorrono lentamente. C’è chi chiama casa, chi prova ad ingannare il tempo leggendo o tenendo pulita l’imbarcazione, altri si perdono nello spettacolo delle Alpi Apuane.
Nel loro cuore c’è solo ansia. L’attesa si fa pressante, fuori c’è un mondo che affronta il Mediterrano soltanto con ’bagnarole’ e loro lì, in un limbo d’acqua e terra ferma. Sono i membri dell’equipaggio della Open Arms, la nave ong bloccata nel porto di Marina di Carrara dalle autorità perché avrebbe violato il decreto Piantedosi effettuando altri due tre salvataggi mentre stava raggiungendo il porto apuano). Rifiutano di essere chiamati scafisti.
"Svolgo missioni in mare dal 2017 – racconta Cynthia Martin Minguez, marinaia a bordo e pilota – e alle spalle ho tante uscite di salvataggio. La sanzione non è la prima volta che la subiamo, era capitato due anni fa di stare fermi per molto tempo, in quella circostanza per tre mesi. Siamo autosufficienti e a bordo non c’è tempo di stare fermi, perché il lavoro da fare è tanto, infatti stiamo già preparando il materiale per la prossima missione di soccorso. Riteniamo ingiusta la sanzione, perché non sono molte le barche di salvataggio che fanno interventi nell’area in cui operiamo".
La notizia del fermo aveva creato momenti di frustrazione e grande dispiacere. La referente di Open Arms, Valentina Brinis, proverà con un ricorso. L’unico italiano, Angelo Selim è determinato, vuole tornare a salvare vite. "Rispondiamo alle chiamate di soccorso: quello che dovrebbero fare le autorità".
Un equipaggio con tante donne e storie differenti, un’unica missione e tante passioni. C’è Olga la cuoca di bordo, pensionata, ma stare a casa senza fare niente era per lei quello che definisce "una perdita di tempo".
Così ha fatto la valigia e si è imbarcata per cucinare a tutti coloro che salvano vite in mare. A casa ad aspettarla la piccola nipote che tifa per la nonna. Poi Isabel, di lavoro fa la dottoressa sugli elicotteri da soccorso, ma non riesce a staccare: recuperare persone in mare sono le sue ferie. Cinzia invece è una marinaia di bordo, ma nella vita lavora per la Croce Rossa spagnola come soccorritrice a bordo delle moto d’acqua nell’isola di Lanzarote nell’arcipelago delle Canarie.
Mar Longhi è ufficiale di macchina, colei che si occupa del motore, che tutto funzioni per la propulsione del mezzo. Viene dalla Galizia e non si vedrebbe da nessun’altra parte se non in sala macchine.
Infine un uomo, il comandante Riccardo Sandoval che ama fare surf: quando ha del tempo libero prende la sua tavola alla ricerca delle onde in giro per il mondo. "Questo è un governo disumano – ha detto la senatrice Pd Ylenia Zambito che oggi ha fatto visita – che non ci ha ancora capito nulla nel controllo dei flussi migratori, che non sta facendo niente, solo una battaglia indegna alle ong che si limitano a fare salvataggi in mare".