Omicron: "La sottovariante BA.5 è più contagiosa, ecco quali sono i sintomi"

L'infettivologo dell'Università di Pisa, Marco Falcone: “Il virus continuerà a mutare, ma possiamo stare più tranquilli"

Prof. Marco Falcone (foto Del Punta/Valtriani)

Prof. Marco Falcone (foto Del Punta/Valtriani)

Pisa, 6 giugno 2022 – E' arrivata l'ennesima sottovariante Omicron, si chiama BA-5 ed è più contagiosa. Come si fa a riconoscere? Lo abbiamo chiesto a Marco Falcone, infettivologo e professore associato di malattie infettive all'Università di Pisa.

Quali sono i sintomi della BA-5? “Questa sottovariante della variante Omicron non è né peggiore né migliore delle altre Omicron tradizionali. Dà infatti gli stessi sintomi da raffreddamento: starnuti, congestione nasale, tosse, un po' di febbre. Per chi ha tre dosi di vaccino assomiglia ad un raffreddore. Nei non vaccinati anche la Omicron può causare una polmonite o una malattia grave”.

E' più contagiosa? “Sì, perché evade la risposta sia dei vaccini, sia degli anticorpi di chi ha avuto la variante Omicron 1. Quindi anche un guarito può essere reinfettato, anche se in maniera molto blanda. Questo suggerisce che le sottovarianti sono capaci di procrastinare e proseguire la diffusione del virus e del numero di infezioni. Il quadro clinico è comunque solitamente modesto. Solo nei soggetti più anziani e negli immunodepressi può avere un quadro più grave. Oggi raramente vediamo le polmoniti Covid-19 che invece hanno caratterizzato la variante Delta”.

Cosa ci dobbiamo aspettare in autunno? “Il virus muta continuamente, fa varianti e sottovarianti: una caratteristica alla quale dobbiamo abituarci, perché non ci si può fare nulla. Il virus continuerà quindi a circolare anche questo autunno, ci avremo a che fare in maniera continuativa e costante. Ora, però, rispetto a sei mesi o un anno fa, abbiamo uno strumento in più: i farmaci antivirali, che sono efficaci, qualunque sia la variante. Agiscono infatti proprio sul virus, sulla Rna-polimerasi, cioè sul meccanismo che consente la replica del virus”.

I vaccini continueranno ad essere efficaci? “Risentono delle varianti, ma, anche se imperfetti, sono in grado di attenuare l'espressività clinica dell'infezione. Tra qualche mese, comunque, potrebbero uscire – è quello che tutti auspichiamo - dei vaccini con uno spettro allargato alle varianti”.

Quindi in autunno ci dovremo vaccinare? “Si andrà verso un richiamo annuale, come nel caso del vaccino antinfluenzale. Però la vaccinazione sarà probabilmente obbligatoria o fortemente raccomandata solo per gli anziani e i fragili”.