Olimpiadi 2020, la compagine toscana a Tokyo prende forma: ecco i nomi degli atleti

Dal nuoto alla scherma fino allo skeet: c'è chi ha già il posto riservato sull'aereo, chi aspetta la convocazione e chi spera nella chiamata last minute

Rachele Bruni (Foto Federnuoto)

Rachele Bruni (Foto Federnuoto)

Firenze, 5 gennaio 2020 – Mancano 200 giorni ai Giochi di Tokyo e la febbre olimpica inizia già a farsi sentire. Finora gli atleti azzurri che hanno ottenuto il pass olimpico sono 186, 96 uomini e 90 donne. Una lunga lista dove spiccano tanti toscani (a Rio furono 32). In attesa delle convocazioni ufficiali è possibile fare una stima, tra chi ha già il posto riservato in aereo, chi attende solo la convocazione e chi spera in una chiamata all'ultimo tuffo. Per la Toscana, le soddisfazioni più grandi potrebbero arrivare dal nuoto con la comeanese Rachele Bruni, fondista di punta, e con il livornese Gabriele Detti, a caccia di conferme in ambito maschile. Reduce dall'argento a Rio, Rachele ha messo in tasca il pass individuale per il Giappone lo scorso luglio e ora non si nasconde: vuole tornare a Prato con l'oro. Gabriele invece punta dritto al podio sia per i 400 che gli 800 stile libero. A brillare d'oro quattro anni fa era stata Diana Bacosi, regina dello skeet. La tiratrice originaria dell'Umbria ma residente nel Senese ha tutte le carte in regola per centrare il bis. Stesso identico discorso per il fiorentino Gabriele Rossetti, da anni ormai ai vertici nella sua specialità. Scontata la convocazione della senese Alice Volpi, fiorettista di 28 anni che dopo l'oro ai Mondiali del 2018 si sta preparando per la prima Olimpiade della carriera. Tiene invece le dita incrociate la 31enne pisana Martina Batini che insieme ad Alice potrebbe comporre una bella coppia toscana all'interno del quartetto azzurro. Scalpita anche Aldo Montano che in caso di qualificazione da parte della squadra maschile di sciabola potrebbe diventare il portabandiera della spedizione azzurra. Il livornese sarebbe il candidato ideale del Coni. Sempre nella scherma svetta un'altra labronica, Irene Vecchi, che punta al podio nella sciabola a squadre. Come Montano, anche Daniele Meucci ha esperienza da vendere. Pisano, quasi 35 anni, laureato in ingegneria e dottorato in automazione robotica, Daniele ha ottenuto il tempo minimo per disputare le Olimpiadi: in Giappone potrebbe stupire. Chi spera in una chiamata last minute è Stefano Tempesti, il Buffon della pallanuoto italiana. Superati i 40, il portierone pratese ha messo nella lista dei desideri la sesta Olimpiade: «Andrei anche per fare tribuna», ha detto in una recente intervista. In attesa di convocazione il judoka aretino Matteo Marconcini, vicecampione iridato nel 2017. E sempre da Arezzo è pronta a fare le valigie Lara Mori, campionessa della ginnastica artistica. Capitolo volley femminile: le convocate potrebbero essere due giovanissime, Sarah Fahr di Piombino ed Elena Pietrini da Livorno, ammesso che rientri nel giro azzurro dopo aver lasciato il ritiro prima dell'Europeo. Nella squadra maschile il lucchese Gabriele Nelli, pronto a sistemarsi alle spalle dello 'Zar' Zaytsev dopo aver superato i problemi fisici. Da decenni la Toscana piazza almeno un atleta nel canottaggio olimpico e quest'anno a portare avanti la tradizione ci ha pensato la pisana Silvia Terrazzi, 24 anni, che ha qualificato la barca azzurra ai Giochi nel quattro di coppia. I componenti dell'equipaggio dovrebbero essere confermati in toto, ma l'ultima parola spetta al commissario tecnico. E tra gli atleti paralimpici? La lucchese Sara Morganti, campionessa del dressage e il senese Matteo Betti nella scherma. Come loro altri atleti toscani sono in attesa di definire la qualificazione o ricevere la chiamata ufficiale. E allora, può scattare il conto alla rovescia: il sogno a cinque cerchi è appena iniziato.
Alessandro Pistolesi