Green pass, trasporti ad alto rischio. E la manifestazione no vax diventa "statica"

Il corteo sarebbe dovuto arrivare alla sede de La Nazione, ma poi gli organizzatori hanno deciso per un sit-in in piazza Santa Maria Novella

Firenze, manifestazione No vax (Foto Marco Mori/New Press Photo)

Firenze, manifestazione No vax (Foto Marco Mori/New Press Photo)

Firenze, 15 ottobre 2021 - Confusione, ritardi, sit-in e proteste. Il battesimo del green pass si preannuncia caotico: il trasporto pubblico rischia il collasso per l’incertezza su quanti saranno i dipendenti del settore che prenderanno servizio. Ma l’avvio del certificato obbligatorio in ogni luogo di lavoro, porta con sé dubbi e contraddizioni sull’applicazione. E Firenze vive anche la tensione di un presidio di "No green pass" che, dopo un tira e molla, non sarà un corteo ma una manifestazione statica in piazza Santa Maria Novella.

A poche ora dell’obbligo della certificazione verde, perfino la Regione Toscana mette le mani avanti, e ammette che "sono in effetti emerse potenziali criticità a garantire il servizio legate all’entrata in vigore dell’obbligo e, in base alla ricognizione fatta sentendo le varie aziende, è possibile che si possano creare disservizi che ad oggi non sono completamente prevedibili".

La dichiarazione della Regione giunge dopo un vertice, avvenuto ieri mattina, con le Prefetture, la Città metropolitana, le Province e le aziende titolari della gestione del trasporto pubblico locale su gomma e ferro, One scarl, Trenitalia spa, TFT e Toremar. Al Ctt Nord, che serve le province di Lucca, Pisa, Livorno e Massa, 50 autisti saranno sicuramente assenti ma la lista di chi non prenderà servizio oggi potrebbe essere ancora più lunga. "L’azienda metterà in campo tutte le iniziative tese a garantire il servizio, limitando al minimo eventuali disagi all’utenza", informa una nota. La priorità andrà al trasporto scolastico. Ma tutto il resto, è un rebus. 

«Insieme alle Prefetture e agli enti locali – spiega l’assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli – abbiamo raccomandato alle aziende di effettuare una programmazione atta a garantire il servizio prioritariamente nelle fasce di utilizzo da parte degli studenti e dei pendolari, segnalando la necessità di proseguire, nei prossimi giorni, il monitoraggio del possesso della certificazione verde in modo che i dipendenti forniscano le informazioni richieste con il preavviso necessario al fine di soddisfare le predette esigenze organizzative".

Anche il servizio Ataf è un’incognita: "Gli eventuali disagi e salti corse che si potranno verificare dipendenranno esclusivamente da Ataf Gestioni", attaccano i Cobas, secondo i quali non c’è stata disponibilità dell’azienda "a venire incontro ai lavoratori che legittimamente abbiano deciso di non vaccinarsi".

A Firenze, poi, c’è anche il sit-in dei "No green pass". Doveva essere un corteo che attraversava il centro, per concludersi sotto la sede de La Nazione. Le prescrizioni del Viminale impedivano il passaggio dalle sedi istituzionali come Regione o Prefettura, era stato concordato un tracciato alternativo ma alla fine gli organizzatori hanno preferito la manifestazione statica. "Non vogliamo strumentalizzazioni", fanno sapere.