Il 23 gennaio 1957 nasce un mito: il frisbee. Sapete chi lo inventò e perché?

La storia di uno dei giochi più amati dagli anni Cinquanta in poi

Frisbee (foto Ansa)

Frisbee (foto Ansa)

Firenze, 23 gennaio 2023 - Era il 23 gennaio 1957 quando gli impianti della Wham-O, gli stessi di un altro oggetto cult come l'hula hoop, ''sfornarono'' il primo Frisbee ufficiale della storia. Anzi, il primo Pluto Platter, come si chiamava all'epoca. Un disco di plastica, di appena 20 centimetri ma con i bordi sollevati, in modo che potesse 'galleggiare' in volo: e il Frisbee entrava nel mito. Tuttavia il suo "progenitore", nel 1871, era fatto di latta. Nasceva così, esattamente 66 anni fa, uno degli oggetti più cult, amati e diffusi dagli anni Cinquanta in poi, simbolo, ancora oggi, di compagnia, di gioco tra amici, di tempo libero all'aria aperta e barbecue in famiglia con il cucciolo di casa che tenta invano di acchiapparlo al volo. Il frisbee venne inventato dal soldato Walter Fredrick Morrison.

Non che l'idea di un oggetto piano e circolare da lanciare fosse inedita, basti pensare agli atleti lanciatori del disco della Grecia antica, o al gioco che in Italia si improvvisava con il coperchio rotondo dei fustini in cartone delle vecchie confezioni di detersivo in polvere. E anche negli Stati Uniti, da metà dell'800 tra gli studenti del New England si era diffusa a macchia d'olio la moda di riutilizzare le teglie rotonde di latta della Frisbie Pie Co., pasticceria al tempo molto nota perché riforniva di crostate tutte le mense scolastiche. Come raccontò qualche anno fa nella biografia scritta insieme a Phil Kennedy, a giocare sulle spiagge della California insieme alla futura moglie Lu c'era anche lui, l'inventore Walter Fredrick Morrison, scomparso nel 2010 all'età di 90 anni. Arruolato durante la seconda Guerra Mondiale, Morrison ebbe modo di volare su un P-47 Thunderbolt (fu anche fatto prigioniero per oltre un mese), esperienza che gli sarebbe tornata molto utile nella conoscenza dell'aerodinamica. Al ritorno, aiutato dall'amico Warren Franscioni, nel garage di casa mise appunto la sua creatura più geniale: un disco di plastica, leggero, con i bordi piegati a formare un 'cuscinetto' d'aria, e perfettamente aerodinamico se lanciato con il giusto ''spin'', la rotazione. L’idea del primo Flying disco, ossia ''disco volante'', funzionò subito sul mercato locale, tanto che Morrison riuscì a venderne i diritti al colosso dei giocattoli Wham-O, che nel 1957 lanciò sugli scaffali dei negozi di tutti gli Stati Uniti il Pluto Platter, il Disco di Plutone, chiamato così cavalcando la mania dilagante in quegli anni degli avvistamenti Ufo e in onore del più lontano, misterioso e recentemente scoperto pianeta del Sistema solare. Il nome Frisbee sarebbe arrivato solo un anno dopo, grazie alla popolarità del nuovo gioco che tutti chiamavano come quello nato quasi un secolo prima. Da allora si stima siano stati venduti più di 100 milioni di esemplari, con il Frisbee entrato persino nell'Olimpo degli sport ufficiali. Nel 1973, infatti, David Leiwant con alcuni compagni della Columbia University stilò le regole per una competizione ufficiale, mentre negli anni si moltiplicarono le specialità, dal classico Ultimate Frisbee a squadre al Disco Golf e lo spettacolare Frisbee Freestyle. Nasce oggi Stendhal nato il 23 gennaio del 1793 a Grenoble. Scrittore francese, funzionario dell’amministrazione napoleonica, dopo la caduta di Napoleone dimorò per anni in Italia, avendo modo di ammirarne i capolavori d’arte. La sindrome di Stendhal, avvertita di fronte alla notevole bellezza di opere d’arte o architettoniche, era detta anche “Sindrome di Firenze”. Ha scritto: “La vera patria è quella in cui incontriamo più persone che ci somigliano.”

Maurizio Costanzo