Morto sul lavoro, l'ipotesi: impigliato per colpa dell'orologio

La tragedia di Campi: una delle ipotesi è che l'orologio sia rimasto impigliato nella moquette, ma perché il sistema di sicurezza non è entrato in funzione?

L'azienda (Fotocronache Germogli) e, nel riquadro, Giuseppe Siino

L'azienda (Fotocronache Germogli) e, nel riquadro, Giuseppe Siino

Campi Bisenzio (Firenze), 20 settembre 2021 - Potrebbe essere stato l'orologio da polso a causare l'incidente sul lavoro in cui ha perso la vita Giuseppe Siino, l'operaio 48enne di Prato morto venerdì scorso lavorando a un macchinario della "Alma" di Campi Bisenzio.

Chi era la vittima: lascia moglie e una figlia

E' una delle ipotesi su cui stanno lavorando i carabinieri, dopo aver rinvenuto l'orologio dell'operaio, rotto, sotto i rulli del macchinario in cui l'uomo è rimasto schiacciato: l'oggetto potrebbe essere rimasto impigliato alla moquette che i rulli stavano arrotolando, tirando dentro l'operatore per le braccia. Resta da capire perché non sia entrata in funzione la sicurezza del macchinario, che avrebbe dovuto stopparsi in caso di emergenza.

Su questo punto, il sostituto procuratore Ornella Galeotti della procura di Firenze, che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo al momento senza indagati, affiderà una consulenza a un tecnico specializzato. Oggi è stato inoltre affidato l'incarico per l'autopsia.