Migranti a Livorno: arriva un'altra nave. Ieri sbarcati in 142, anche bambini

La ’Life Support’ è entrata nel porto mediceo prima dell’alba, dopo la lunga odissea nel Mediterraneo. Profughi smistati in altre regioni. A bordo 45 casi di scabbia. Quattro minorenni resteranno qui, altri 18 a Piombino

Livorno, 23 dicembre 2022 - Sono arrivati ieri all’alba a Livorno a bordo della ’Life Support’ di Emergency i 142 migranti tratti in salvo dalla nave della ong mentre erano stipati su una delle tante carrette del mare a sud di Lampedusa, dove i mercanti di anime disperate li hanno caricati e abbandonati in balia delle onde. E stamani arriva una seconda nave con un centinaio di migranti a bordo, la tedesca "Sea Eye 4".

La città delle ’Leggi Livornine’ di Ferdinando I de Medici (1591 e 1593) non ha esitato ad aprire le sue braccia a questa umanità dolente, memore delle sue origine multietniche: Livorno, infatti è la ’città delle Nazioni’ dove, unico esempio al mondo, non è esistito il ghetto degli ebrei, liberi di stare e lavorare dove volevano. E non solo loro.

L’arrivo della ’Life Support’ ha un significato particolare: è la prima nave di Emergency impegnata nel soccorso in mare dei migranti ed è la prima unità navale ong che approda al porto di Livorno, assegnato come scalo sicuro. A bordo c’era anche Rosella Miccio, presidente di Emergency, subentrata a Cecilia Strada, figlia di Gino, scomparso nel 2021, fondatore della Ong. "Avremmo preferito un porto più vicino alle zone di salvataggio – osserva Miccio – Tuttavia siamo lo stesso felici di poter sbarcare in una città accogliente come Livorno. Le persone che abbiamo salvato in mare portano sul corpo e nell’animo le ferite di mesi se non anni di torture, vessazioni e violenze subite in Libia prima di partire e durante il loro lungo viaggio". Tra di loro, minori non accompagnati e una donna al settimo mese di gravidanza. Le operazioni di sbarco, assistenza e smistamento dei 142 naufraghi sono state coordinata dalla Prefettura di Livorno d’intesa con il Comune, la Protezione civile regionale e le associazioni del volontariato (Anpass, Misericordie, Croce Rossa). Alla Questura il compito dell’identificazione le 142 persone. Nessun caso Covid, in base ai tamponi fatti, ma 45 casi di scabbia tra i migranti a bordo della Life Support. Cinque i migranti avviati al pronto soccorso. Sulla ’Life Support’ tra i 142 migranti c’erano 22 minori: 4 resteranno a Livorno, gli altri 18 sono stati destinati al Cas di Piombino fatto predisporre dal prefetto di Livorno Paolo D’Attilio. Marche, Molise e Abruzzo le mete per gli adulti. Oggi arriverà alla banchina 75 una seconda nave: la tedesca ’Sea Eye 4’ attesa intorno alle 8: porta un centinaio di migranti, tra i quali 12 minorenni.

In porto a Livorno c’erano Monia Monni e Serena Spinelli, assessori della Regione alla Protezione civile e al sociale, il sindaco di Livorno Luca Salvetti, l’assessore al sociale del Comune Andrea Raspanti. "È stato straordinario lo sforzo de volontariato e delle istituzioni", ha detto Monni. "La risposta di cuore e generosità di Livorno non mi ha stupito". Il sindaco di Livorno, Salvetti, si è tolto un sassolino dalla scarpa. "Tre anni fa affermai che Livorno era un porto aperto e disponibile ad accogliere chi era in difficoltà in mare. All’epoca ci fu detto che eravamo disposti a ospitare ’le navi dei pirati ong’. Ebbene, quelle navi ce le hanno mandate qua proprio le stesse persone che all’epoca ci attaccavano".