Meteo, l'estate non è finita. Torna il sole con temperature di 33 gradi

Le previsioni del consorzio Lamma: “Sabato e domenica torna il sereno su quasi tutta la regione. Qualche possibile rovescio sull'Apennino”

Bernardo Gozzini, direttore del Consorzio Lamma

Bernardo Gozzini, direttore del Consorzio Lamma

Firenze, 19 agosto 2022 – Tempo in miglioramento, con un fine settimana caratterizzato dal ritorno del cielo sereno su quasi tutta la regione. Secondo le previsioni del consorzio Lamma, dalle 20 di venerdì 19 agosto stop alle precipitazioni. Resterà un po' di instabilità sia sabato che domenica, con possibilità di rovesci isolati sugli Appennini, ma in generale si rivedrà il sole su tutta la Toscana. Da lunedì e per tutta la settimana tornerà il caldo con temperature che arriveranno a 33 gradi. L'estate, insomma, non è ancora finita.

Come mai si sono verificati questi nubifragi così violenti, che sono costati la vita a due persone? «Nella seconda metà di agosto – spiega Bernardo Gozzini, direttore del consorzio Lamma – i fenomeni temporaleschi sono una cosa normale. Purtroppo in questo caso venivamo da due mesi e dieci giorni di temperature elevate, molto al di sopra della media. Anche il mare aveva raggiunto una temperatura molto alta, di 29-30 gradi, cioè quattro o cinque gradi sopra la norma. La massa d'aria calda conteneva quindi più umidità, dovuta alla grande evaporazione, e con il passaggio del fronte freddo si sono create le condizioni per un fenomeno intenso, che in questo caso è stato esplosivo e rapido».

In un'ora il nubifragio si è spostato dal mare a Marradi, con raffiche di vento, dovute proprio al temporale, concentrate in 15-20 minuti. Una decina di stazioni hanno rilevato raffiche superiori a cento chilometri all'ora, con il massimo raggiunto (137 chilometri all'ora) a Castiglione d'Orcia. «Gli alberi, spesso con apparati radicati non molto sviluppati – sottolinea Gozzini – resistono meglio al vento continuo che ad una raffica improvvisa, come quella che si è verificata nella giornata di giovedì. Di qui i danni, le piante cadute e, purtroppo, la perdita di vite umane».