Longo, il medico free vax: "Non mi voglio vaccinare"

Endocrinologo di Firenze contro scienziati e colleghi

Il dottor Leonardo Longo

Il dottor Leonardo Longo

Firenze, 2 settembre 2021 - Leonardo Longo è un medico specialista in endocrinologia e malattie metaboliche: ha lo studio a Firenze, si occupa di laserterapia. A marzo ha avuto il Covid in forma aggressiva, ma è contrario a questo vaccino.

Lei è un No Vax? "Sono un free vax. Se poi No Vax significa essere contro questo vaccino e contro l’imposizione dell’obbligo ai sanitari, lo sono. Perché questo non è un vaccino. Sono favorevole ai vaccini veri, per quelli sono pro vax e con obbligo per tutti".

Di vaccini anti Covid non ce n’è solo uno, ma perché sostiene che non siano vaccini veri? "Questi farmaci propagandati come vaccini sono tutti inutili o dannosi, anche se non molto pericolosi perché non danno effetti collaterali frequenti particolarmente importanti".

Non ha risposto alla domanda: perché non sono vaccini? "Perché nessuno è in grado di abolire la malattia e nemmeno di attenuarla, come dice l’Istituto superiore di sanità. Il virus ogni mese cambia e non è possibile al momento sviluppare un vaccino che copra tutte le varianti, è successa la stessa cosa con Aids e Hiv, un virus molto mutevole per il quale non è ancora stato scoperto un vaccino, ma ci sono le cure".

Quindi sostiene che ci sia un complotto per favorire le case farmaceutiche, anche se guadagnano di più curando i malati cronici... "Non è neppure un complotto, non è all’altezza. Ci sono tante persone che sfruttano il momento per interesse personale. Anche i virologi della tv, fino a due anni fa sconosciuti, ora sono star".

Può spiegare in base a quali studi scientifici sostiene queste tesi? "Le sostengono premi Nobel, io sono un povero medico di campagna, come ha scritto Kafka, ma la medicina e la scienza credo di conoscerle bene".

Quindi? "Le statistiche non sono valide se le varianti sono più di due. E qui sono innumerevoli".

Il mondo scientifico ritiene questi vaccini all’avanguardia. "Non so in base a quali dati non statistici. La scienza non ha bisogno di imporre, una volta che dimostra che il dato è inconfutabile. Ma non è questo il caso".

Rinuncerà a fare il medico quando la sospenderanno? "No. Non credo lo faranno. Alla fine mi vaccinerò se mi obbliga la legge. Ma ci sono molti ricorsi: toglieranno l’obbligo, non è una vittoria. I medici dovrebbero essere uniti, confrontarsi ai congressi e non in tribunale".