24 maggio 2000, il congresso dei matematici e i 7 problemi del millennio

Informatici, studenti, accademici o geni autodidatti: chi risolve uno dei quesiti si aggiudica un milione di dollari. Ecco quali sono

Grigori Perelman, ha risolto uno dei sette problemi del millennio

Grigori Perelman, ha risolto uno dei sette problemi del millennio

Firenze, 24 maggio 2022 – Il 24 maggio del 2000 è stato un giorno storico per gli appassionati dei numeri. A Parigi si tenne infatti il Congresso del Millennio dei matematici, durante il quale, ad imitazione dei 23 problemi di Hilbert (proposti l’8 agosto 1900 e quasi tutti risolti), vennero proposti 7 nuovi quesiti, attenzionati dall’istituto matematico Clay di Cambridge, con una bella posta in palio: chi li risolve - sia un luminare, uno studente, un semplice appassionato o un genio autodidatta –  proponendo una soluzione considerata valida dalla comunità scientifica, porta a casa un milione di dollari. Ecco quali sono.

1) La congettura di Poincarè

Si tratta dell’unico, almeno fino a questo momento, Problema del Millennio ad essere stato già risolto. Ad esserci riuscito è stato, nel 2002, il russo Grigori Perelman, che però ha rifiutato sia il milione di dollari che il riconoscimento considerato il Premio Nobel per la matematica, la Medaglia Fields. Il genio russo vive isolato nella periferia di San Pietroburgo, nascosto da telecamere e luci dei riflettori.

2) L’ipotesi di Riemann

Irrisolto da 160 anni e tra i più importanti di sempre, è l’unico problema che compare sia nella lista dei Problemi di Hilbert che in quelli del Millennio, e riguarda la congettura sull’andamento della distribuzione degli ‘zeri non banali’ della ‘funzione zeta’ di Riemann. Si aggiudica il premio chi riesce a dimostrare l’esistenza, o la non esistenza, attraverso una formula matematica, di un legame logico nell’assenza di una cadenza nella distribuzione dei numeri primi.

3) La congettura di Hodge

Questo problema, di matematica astratta, riguarda spazi proiettivi e combinazioni lineari razionali di varietà algebriche. Per accaparrarsi il premio in palio in questo caso occorre formulare matematicamente una regola che permetta, da combinazioni di figure ‘semplici’, di comporre una figura geometrica ‘complessa’.

4) Equazioni di Navier-Stokes

Pur essendo state formulate nel 1821, le equazioni hanno aperto una sfida, che riguarda la fluidodinamica, che è ancora aperta. La questione da risolvere è appurare matematicamente la formula che descriva il comportamento dei fluidi, cioè liquidi e gas.

5) Teoria di Yang-Mills e del gap di massa

Introdotta in fisica matematica negli anni Cinquanta, questa teoria quantistica descrive il comportamento di particelle elementari, confermata da simulazioni al computer. In questo caso la sfida da raccogliere è descrivere matematicamente che le ‘glueball’ (particella composta unicamente da gluoni, che dunque non contiene quark) non possono essere arbitrariamente leggere,avendo un limite inferiore alla massa.

6) P contro NP

Questo è l’unico problema la cui soluzione, concordano gli esperti, potrebbe venire da uno studente o un autodidatta. Il quesito riguarda la complessità computazionale e le classi di complessità P (ad esempio se un quesito viene risolto da un computer in tempo polinomiale (basso) rispetto alla complessità del quesito) o NP (se la soluzione positiva richiede un tempo maggiore, ma la verifica della correttezza un tempo basso). “P=NP”, il problema in questo caso è dimostrare se queste classi coincidano o meno, dunque che la complessità non dipenda dal tipo di algoritmo utilizzato.

7) La congettura di Birch e Swinnerton-Dyer

Riguarda le curve ellittiche sui numeri razionali: in questo caso si aggiudica il milione di dollari chi riesce a stabilire con una formula matematica se queste equazioni abbiano o meno un numero finito di soluzioni razionali.

Nasce oggi

Eduardo De Filippo nato il 24 maggio 1900 a Napoli. Figlio d’arte di Eduardo Scarpetta e di Luisa De Filippo, è stato uno dei più grandi maestri di teatro di tutti i tempi. Drammaturgo, sceneggiatore, regista e poeta, attore di straordinaria umanità e versatilità, ha messo in scena la realtà napoletana assorbendo l’influenza dialettale, costruendo una drammaturgia attenta al complesso rapporto tra società e individuo. Autore di capolavori come ‘Natale in casa Cupiello’, ‘Filumena Marturano’, ‘L’oro di Napoli’ e ‘Sabato, domenica e lunedì’, ha detto: “Teatro significa vivere sul serio quello che gli altri, nella vita, recitano male”.