Mascherine, ecco i nomi delle aziende che hanno venduto alla Regione

La direttrice dell'Estar, Monica Piovi, spiega il reclutamento delle aziende che hanno contribuito all'approvvigionamento

Monica Piovi

Monica Piovi

Firenze, 11 maggio 2020 - Per tutto il mese di maggio la Regione Toscana continuerà a distribuire a farmacie e ad amministrazioni comunali mascherine chirurgiche da consegnare ai cittadini. Gratis. La Regione dal 7 aprile ha distribuito gratuitamente circa 30 milioni di mascherine. Un risultato da record raggiunto grazie alla collaborazione di Comuni, Protezione civile, associazioni di volontariato, grande distribuzione e farmacie. Dal 4 maggio Estar, l’ente strumentale per gli acquisti in sanità della Regione Toscana, garantisce un rifornimento quotidiano di 1,8 milioni di mascherine ai magazzini delle farmacie, così da rendere ancora più capillare la distribuzione. Ma nonostante le proteste non mancano problemi e spesso compaiono ancora cartelli fuori le farmacie con scritto: 'Mascherine gratis regionali esaurite'.

La Regione conferma: in tutto alla fine di maggio saranno quasi settanta milioni le mascherine consegnate gratuitamente, "un dato unico a livello nazionale". E ancora: “La Toscana – ha sottolineato il governatore Rossi – ha raggiunto questo obiettivo grazie all'immediata attivazione delle sue strutture ma soprattutto grazie alla pronta risposta che è arrivata dal suo tessuto industriale che già da metà febbraio ha iniziato la produzione di mascherine di tipo chirurgico in tessuto non tessuto”.

Regali alla Regione sono arrivati da grandi nomi del settore moda come Valentino (70mila pezzi), Fendi (135mila pezzi), Ferragamo (100mila pezzi). Tra i maggiori fornitori della Regione Toscana c’è il Gruppo Y.L., azienda di abbigliamento pratese, con sede legale a Firenze, di proprietà cinese. Sono state vendute alla Regione un milione e ottomila mascherine al prezzo cadauna di 0,45 euro. E c’è anche la Paimex di Cerreto Guidi che produce sacchetti e buste di alta qualità: ha venduto a Estar 1 milione e 943mila mascherine a 0,48 euro mentre la Roial di Agliana ha messo a disposizione un milione e 725mila di mascherine a 0,14 euro l’una. Commessa di rilievo anche per il Sacchettificio Toscano di Stabbia per 1 milione e 669mila mascherine a 0,49 l’una mentre la Vignolplast di Lastra a Signa ha offerto 713mila mascherine a 0,42 euro.

Come sono state reclutate le aziende? La spiegazione della direttrice generale di Estar Monica Piovi: “Sono stati attivati in via emergenziale i primi fornitori che hanno manifestato interesse a Estar e che garantivano processi produttivi consoni nonché la disponibilità di materie prime (tessuto non tessuto); successivamente una seconda attivazione è arrivata dal settore moda a cui la Regione Toscana aveva chiesto ausilio“. Ora qualsiasi azienda che produce dispositivi di protezione individuale può presentare offerte a Estar che ha allargato la sua ricognizione a tutto il settore imprenditoriale toscano mentre la Camera di commercio di Firenze ha messo a disposizione una piattaforma on line ad hoc.