Mascherine e green pass, cosa serve per viaggiare in Europa

Da lunedì 16 maggio addio alla ffp2 sui voli, ma non in Italia

Roma, 14 maggio 2021 - Con la bella stagione aumentano le persone che viaggiano in Europa, ma non mancano i dubbi da parte di chi deve partire in aereo. Ci vuole la mascherina? E il green pass? Il tampone serve? Ecco una guida per districarsi tra le regole.

Mascherina, quando serve

Da lunedì 16 maggio, Easa, l'Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza aerea e Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, hanno stabilito che la mascherina non è più obbligatoria sui voli all'interno dell'Unione europea. Abolita anche la mascherina alll'interno degli aeroporti, ma resta raccomandata. In Italia, però, questa normativa non è stata per il momento recepita: sui voli in partenza e in arrivo resta obbligatoria fino al 15 giugno 2022.

Green pass

Per viaggiare in Europa serve ancora il green pass: da vaccinazione, da guarigione o a seguito di un tampone negativo (dalle 24 alle 72 ore prima. Per entrare in Italia 72 ore prima dell'ingresso se molecolare, 48 se antigenico). Chi viaggia o fa rientro da un Paese europeo in Italia e non ha un green pass valido da vaccinazione o guarigione o tampone ha l’obbligo di sottoporsi ad isolamento fiduciario di 5 giorni e quindi sottoporsi a un test molecolare o antigenico alla fine di questo periodo. La validità del Green pass ottenuto al completamento vaccinale resta di 9 mesi, mentre sono 180 i giorni di durata del certificato di guarigione. La verifica delle certificazioni Covid viene effettuata dalle compagnie aeree.

Il modulo Plf

Dal 1° maggio 2022 non è più necessario compilare il modulo Passenger Locator Form per entrare o uscire dall'Italia. Verificare però sempre che non sia richiesto ancora dal Paese di destinazione. Informazioni utili si possono trovare sul sito Viaggiare Sicuri.