Maltempo, Confagricoltura: “La gestione del rischio climatico deve essere la priorità”

Il presidente Giansanti: “Conseguenze devastanti, ma mancano fondi e gli interventi pubblici devono essere più veloci per assicurare la ripresa dell'attività produttiva”

Campi devastati dal maltempo (Foto Dire)

Campi devastati dal maltempo (Foto Dire)

Firenze, 19 agosto 2022- Si contano i danni provocati dal maltempo in Toscana e Liguria. In alcune province i nubrifagi hanno spazzato via frutteti, sradicato piante, allagato campi, scoperchiato serre, stalle e danneggiato gravemente le strutture. “La concentrazione di eventi climatici di eccezionale portata mette a rischio la tenuta delle imprese agricole. Siccità, nubifragi, grandine, trombe d’aria, ma anche incendi, spesso di natura dolosa, hanno conseguenze devastanti per il settore primario”, lancia l'allarme Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura. “E’ evidente che la gestione del rischio climatico è diventata una questione di primo piano per il futuro dell'agricoltura italiana, ma anche europea”.

La pioggia tanto attesa, è arrivata in quantità abbondante in troppo poco tempo, senza permettere ai campi di essere assorbita. Raffiche di vento e grandine hanno dato il colpo di grazia. Confagricoltura è al lavoro per monitorare gli eventi, segnalando le criticità che necessitano di interventi straordinari, anche alla luce della situazione di difficoltà che sta vivendo il settore primario, a causa della siccità e dell’aumento dei costi produttivi. 

“I danni sono pesanti e la disponibilità finanziaria dell'apposito fondo ristori è inadeguata - dichiara Giansanti - nonostante l'aumento di 200 milioni disposto dal governo con il dl Aiuti bis. La normativa in vigore risulta inadeguata, troppo complessa e lenta”, evidenzia il presidente di Confagricoltura. "Gli interventi pubblici devono essere più veloci per assicurare, oltre all’indennizzo dei danni, la ripresa dell'attività produttiva”. 

“Quest’anno abbiamo registrato eventi climatici eccezionali che in passato capitavano nell'arco di un decennio. E la situazione si è registrata anche in altri Stati europei. Non si tratta più di episodi sporadici; è necessario - conclude il presidente di Confagricoltura - un nuovo approccio alla questione, che comprenda la cura e la gestione del territorio con tutti i soggetti coinvolti, sfruttando anche le ricerche in materia di intelligenza artificiale e di elaborazione sempre più puntuale di modelli previsionali per contrastare, anche con forme di difesa attive, i fenomeni meteorologici estremi”.