Firenze, 26 luglio 2022 - Le previsioni meteo lo avevano detto. E ora lo conferma la regione, che dirama il codice giallo per forti temporali e grandinate in Toscana. L'allerta per il maltempo, spiega la Sala operativa della Protezione civile regionale, è dovuta ad una lieve flessione del campo di alta pressione, con infiltrazioni di aria relativamente più fresca che potrebbe causare temporali, raffiche di vento, associate a grandinate.
Codice giallo per maltempo, dove e quando
Il codice giallo per maltempo è in vigore dalle ore 14 di martedì 26 luglio e durerà fino alle 20 di oggi. Sono interessate le zone interne della Toscana e in particolare quelle appenniniche, nelle province di Firenze, Siena e Arezzo.
Lo scenario, sottolinea la Sala operativa, è caratterizzato da elevata incertezza previsionale e saranno possibili fenomeni occasionalmente e localmente intensi, anche con effetti riconducibili al rischio idrogeologico-idraulico del reticolo minore.
Codice giallo: cosa vuol dire
La protezione civile regionale ricorda che con codice giallo si attendono eventi intensi, localmente pericolosi, ma spesso è difficile prevedere con precisione dove si manifesteranno. Sono tipicamente associati a forti temporali o a forti perturbazioni di breve durata. Potrebbero dunque verificarsi allagamenti localizzati delle strade, sottopassi, aree depresse dovuti alla crisi del sistema fogniario e dei corsi d'acquam minori. Possibili anche frane superficiali e colate di fango improvvise. In caso di temporali inoltre fulmini, grandine, vento forte, caduta di rami e tegole.
Come comportarsi
La protezione civile regionale invita in caso di codice giallo a tenersi aggiornati sull'evoluzione delle condizioni meteo tramite radio, TV, siti web istituzionali. Fare attenzione alle attività all'aperto, in particolare in presenza di alberi e strutture temporanee o pericolanti. Guidare con attenzione, in particolare nei tratti esposti a frane e caduta massi. Fare infine molta attenzione agli attraversamenti dei corsi d'acqua (ponti o guadi) e alle zone depresse (sottopassi, zone di bonifica).