Archive"Le malattie e la prevenzione? Dimenticate". Visite, boom di richieste. E si resta in coda

"Le malattie e la prevenzione? Dimenticate". Visite, boom di richieste. E si resta in coda

Il sindacato dei medici Anaao : le strutture sanitarie si sono concentrate sui soggetti contagiati, ora esplode il bisogno di cure

Il corridoio di un ospedale (foto di repertorio Ansa)

Il corridoio di un ospedale (foto di repertorio Ansa)

Firenze, 7 dicembre 2021 - Continua il boom di richieste di visite ed esami. Tra settembre e novembre, in Toscana è stato registrato un più 25% di prescrizioni rispetto allo stesso periodo del 2019. Un incremento dovuto a un aumentato bisogno di verificare lo stato di salute dopo un anno e mezzo in cui i cittadini a causa del Covid si erano allontanati dalle strutture sanitarie. "Nel 2020 in Italia ci sono stati 110mila morti in più rispetto ai 5 anni precedenti, il 30% della mortalità in eccesso non è imputabile al virus pandemico ma al fatto che gli ospedali hanno lavorato concentrandosi sui pazienti Covid. E’ normale che dopo un anno e mezzo in cui sono state trascurate le altre malattie, esploda un bisogno di salute superiore al periodo prepandemico", dice il segretario nazionale del sindacato dei medici ospedalieri Anaao, Carlo Palermo.

L’incremento della domanda in Toscana è arrivato in un momento in cui erano stati stretti i rubinetti per il ‘rosso’ della spesa sanitaria. All’aumentata richiesta le aziende sanitarie hanno incrementato l’offerta del 5%. L’evidente gap tra prescrizioni e prestazioni offerte ha determinato l’allungamento delle liste d’attesa. "C’è un peggioramento delle condizioni di salute che si accompagna a richieste di visite ed esami, ma le liste d’attesa nel nostro Paese ormai si misurano in anni – dice Palermo –. Gli ospedali hanno rivolto le forze sui malati Covid trascurando le altre malattie: in Toscana ad esempio gli interventi per tumore alla mammella nel 2020 sono stati ridotti del 20%, quelli al colon di un terzo e i ricoveri per infarto del 25%". 

Ora la gente non può più aspettare. Invece è costretta a farlo. Di quasi 100mila visite ed esami prescritti dai medici di famiglia tra il 1° e il 15 novembre, solo poco più di 60mila si sono risolte in prenotazioni: 4 prescrizioni su 10 si perdono per strada (e molti vanno a finire nel privato) per la difficoltà di trovare accesso al sistema di prenotazione.

Per le visite specialistiche le maggiori criticità sono per cardiologia, urologia, ginecologia, endocrinologia, mentre per gli esami la Toscana è in affanno per alcune discipline legate anche al monitoraggio dei pazienti Covid (aree cardiologica, pneumologica e neurologica). Anche in questo caso c’è un aumento della richiesta, correlato direttamente ai pazienti Covid che necessitano di controlli che la Toscana garantisce gratis. Molti i casi di Long Covid. Le prestazioni per cui c’è più sofferenza sono endoscopie (gastroscopia e colonscopia), spirometrie, elettromiografie, elettrocardiogramma, ecocolordoppler. Per questo l’assessore regionale al diritto alla salute Simone Bezzini sta approntando una serie di misure, tra cui l’attivazione di corretti percorsi in fase di prescrizione: è indispensabile che il medico indichi con precisione se si tratta di primo accesso o di accesso successivo, e moltiplicare i canali di prenotazione per le prime visite, dai call center alle farmacie, dalle App alla prenotazione online (ancora sottoutilizzata) alla prenotazione diretta dei medici di famiglia con i percorsi rapidi ‘fast track’ per le urgenze.  

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