Il Maggio non si ferma, Pereira: "La gente ha paura, ma noi andiamo avanti"

Il sovrintendente del Maggio: “Le restrizioni sono grandi ma spero che il pubblico si lasci attirare da questo titolo”

Alexander Pereira

Alexander Pereira

Firenze, 14 gennaio 2022 – “Il Pipistrello” è una celebre composizione, tra le più rappresentate al mondo. Che a Firenze, al teatro del Maggio, va in scena in un momento particolare, segnato dalla pandemia. “La gente ha paura e le restrizioni sono grandi - ha detto il sovrintendente del Maggio musicale  fiorentino Alexander Pereira - ma noi andiamo avanti e spero che il pubblico si lasci attirare da questo titolo che è veramente molto bello”. Lo ha detto a margine della prova generale de ‘Il Pipistrello’ che debutta al teatro del Maggio domenica 16 gennaio alle ore 20 con Zubin Mehta sul podio e la regia di Josef Ernst Kopplinger.

"Era il sogno della mia sovrintendenza fare il Pipistrello. Il sogno di due viennesi, di Zubin Mehta che solamente per casa è nato in India, ma che fa fatto tutta la sua carriera a Vienna, e il mio. E sono molto felice di aver trovare anche un regista che viene da Vienna, così cerchiamo di portare un pezzettino di Vienna a  Firenze anche con un cast molto austriaco. Noi adoriamo questo pezzo - ha aggiunto Pereira - ogni passaggio della musica fa ridere il cuore e spero che possa far ridere anche  Firenze". Pereira ha poi annunciato anche la partecipazione del Balletto della Toscana e, per la prima serata, anche la presenza del pianista Rudolf Buchbinder.

 

Probabilmente il genere “operetta” può stare stretto se associato a Die Fledermaus, ossia “Il Pipistrello”, perché in effetti questa composizione va oltre il genere a cui abitualmente la si fa riferire, con una partitura ricca e con parti di notevole difficoltà per gli artisti protagonisti. Johann Strauss jr. il più noto e prolifico dei figli del “Padre del valzer”, ha messo mirabilmente assieme il brio, la malizia, la leggerezza, le melodie, la parodia dell’opera “seria”, la danza, l’eleganza e l’umorismo scrivendo uno dei capolavori  del teatro musicale di tutti i tempi. Ha tradotto la leggerezza e il disincanto della vicenda in un fantasmagorico montaggio di elementi eterogenei. Il cuore pulsante del Pipistrello batte a ritmo ternario di valzer ma il ‘potpourri’ musicale creato dal compositore prevede anche polke, arie che fanno il verso all’opera italiana, citazioni delle hit del momento (le operette di Offenbach) e brani folcloristici, come la scoppiettante ‘csardas’ intonata da Rosalinda alla festa. Al centro della trama di questo capolavoro tutto ruota attorno alla festa organizzata dal Principe Orlofsky alla quale i protagonisti, a vario titolo, desiderano partecipare. Per raggiungere i loro scopi tutti devono ricorrere alla menzogna. Un capolavoro che andrà in scena nel tempio dell’opera di Firenze, il teatro del Maggio.

Maurizio Costanzo