Lupi, come difendere gli animali domestici. L'idea dal Bellunese

Si tratta di recinti elettrificati in grado di proteggere gli allevamenti. Da un anno la Regione Toscana ha attivato un numero Whatsapp ed una e-mail dedicati ad una comunicazione semplice ed immediata tra cittadini e istituzioni relativa al tema dei lupi

Lupi

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Firenze, 19 agosto 2022 - Il problema dei lupi è diffuso in molte regioni italiane. E la Toscana non fa eccezione. Da un anno la nostra regione ha attivato un numero Whatsapp ed una e-mail dedicati ad una comunicazione semplice ed immediata tra cittadini e Regione relativa al tema dei lupi. Sono gli strumenti con i quali allevatori o cittadini possono segnalare eventuali avvistamenti, contatti o problemi legati alla presenza di questi predatori sul nostro territorio. L’indirizzo mail a cui scrivere è: [email protected]. Oppure si può farlo direttamente al numero della chat su whatsapp 3666817138.

Come difendersi

A tal proposito, dal parco delle dolomiti bellunesi arriva un’idea che magari potrebbe essere replicata anche da noi. Di che si tratta? Di recinti elettrificati che proteggono il bestiame domestico dai lupi. È il kit che il Parco nazionale Dolomiti bellunesi ha deciso di consegnare a 29 allevatori nel Bellunese che hanno partecipato ad un bando per la concessione, in comodato gratuito, di kit per la realizzazione di recinti elettrificati, idonei a circoscrivere un’area compresa in un perimetro di circa 250 metri. Un modello, quello del parco, che secondo Uncem può essere preso d'esempio in molte aree alpine e appenniniche, con opportuni investimenti di Ministero dell'Ambiente (Transizione Ecologica), Ministero delle Politiche Agricole e dalle Regioni attraverso il secondo pilastro i Programmi di Sviluppo rurale.

Le recinzioni

Nelle zone del Bellunese, gli attacchi sono sempre favoriti dal fatto che le misure di protezione messe in atto per proteggere il bestiame sono spesso insufficienti. Per evitare predazioni è infatti necessario difendere il bestiame con recinzioni elettrificate adeguatamente alimentate e correttamente installate; recinti anche di grande altezza ma non elettrificati possono infatti risultare insufficienti per fermare il lupo. Da qui la decisione di dare un aiuto ai piccoli allevatori amatoriali, che detengono pochi capi a scopo affettivo, di dotarsi di idonei strumenti di prevenzione. "Garantire la coesistenza tra lupo e attività umane in montagna - spiega il presidente del Parco, Ennio Vigne - è uno degli obiettivi del Parco. Grazie al progetto Life Wolfalps abbiamo già fornito, agli allevatori professionisti che operano all’interno dell’area protetta, idonei strumenti di prevenzione degli attacchi; ora doteremo anche gli allevatori amatoriali che operano nei 15 Comuni del Parco di recinzioni elettrificate che, lo ricordo, sono le uniche davvero efficaci per difendere gli animali domestici dagli attacchi del lupo". Al bando hanno risposto 35 allevatori che operano nei 15 Comuni del Parco; 29 tra essi sono risultati idonei e nei prossimi giorni riceveranno, in comodato gratuito, le recinzioni elettrificate acquistate dal Parco.

Nella nostra regione gli allevatori sono colpiti sempre più di frequente da predazioni di capi da parte di lupi. Un problema non da poco, che si aggiunge a tutto il resto.