Long Covid nei bambini, Mantovani: 'Il rischio è la sindrome infiammatoria multisistemica"

L’immunologo parla dei rischi della malattia e dell’importanza del vaccino anche in età pediatrica

Il professor Alberto Mantovani

Il professor Alberto Mantovani

Firenze, 9 dicembre 2021 - Ha parlato del long Covid’ nei bambini il professor Alberto Mantovani, in città per ricevere il Premio Città di Firenze sulle Scienze molecolari, 16esima edizione, promosso dalla Fondazione Sacconi col contributo di Fondazione CR Firenze. Mantovani, medico, direttore scientifico Irccs Istituto Clinico Humanitas e professore emerito Humanitas University, riceve il riconoscimento per i suoi molteplici e fondamentali contributi nel campo dell'immunologia, delle patologie tumorali e delle basi molecolari delle loro interrelazioni.

"Il vaccino in età pediatrica non è sperimentale"

Molti genitori restii a far vaccinare i propri figli piccoli, sostengono che il vaccino anti Covid non sarebbe testato a sufficienza, soprattutto per i più piccoli. Su questo punto il professor Mantovani ha voluto fare chiarezza: «Il vaccino in età pediatrica non è sperimentale – ha detto -. È stato sperimentato in modo adeguato ed è stato somministrato in più di 3 milioni di bambini negli Stati Uniti».

Il ‘long Covid’ nei bambini: cos’è e come si manifesta

«Abbiamo avuto tanti bambini con una malattia grave che segue il Covid, si chiama Mis-C (sindrome infiammatoria multisistemica, ndr– ha detto l’immunologo -. Abbiamo avuto tanti bambini in terapia intensiva, siamo preoccupati per le conseguenze a lungo termine. Il problema è il ‘long Covid’, si manifesta 15 settimane dopo la fine della malattia acuta, non sappiamo cosa succede in età pediatrica. Il rischio è la miocardite, che colpisce i ragazzi maschi un po’ più grandi, si risolve in modo benigno con antinfiammatori ‘banali’ nella stragrande dei casi. La miocardite da Covid è invece drammatica».

"Pensare alla sicurezza dei bambini"

«È vero che i bambini si ammalano più raramente, è vero che i bambini si ammalano in forma grave più raramente ma si ammalano, e purtroppo a volte vanno in terapia intensiva e muoiono – ha precisato l'immunologo Alberto  Mantovani -.  La persona che mi ha accompagnato in taxi ha detto che si era vaccinato, che ha vaccinato il bambino più grande e aveva perplessità su una bimba in età pediatrica. Io dico di vaccinare i bambini per la loro sicurezza».

​Il post pandemia: “Arriveremo a trattare il Covid come una polmonite”

«Siamo preoccupati per l’aumento dei contagi, non possiamo non esserlo – ha concluso Mantovani -. Tuttavia siamo consolati del fatto che ci sono molti meno morti, più o meno 10 volte meno morti, 10 volte meno terapie intensive occupate con un virus molto più cattivo di quello che avevamo un anno fa. La grande maggioranza delle persone di questo Paese si sta comportando con grande senso di responsabilità. Arriveremo a trattare il Covid come una polmonite: useremo un vaccino per prevenire e i farmaci per curare».

Maurizio Costanzo