Locazioni brevi in Toscana, è boom nel 2021: "Ma la normativa è obsoleta"

Se ne è discusso al convegno ideato da Fiaip e Confedilizia

Un momento del convegno

Un momento del convegno

Firenze, 19 maggio 2022 – Sviluppare il dialogo tra chi elabora le politiche abitative e turistiche con coloro che quotidianamente le vivono professionalmente, interpretando le esigenze delle famiglie e di tutti quelli che fruiscono di tali scelte. Questo è l’ambizioso obiettivo del convegno “Le locazioni brevi in Toscana: un’opportunità non solo turistica” ideato dal collegio toscano della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali e da Confedilizia Toscana, andato in scena oggi al Grand Hotel Baglioni a Firenze. Presenti alla tavola rotonda, moderata dal giornalista Cristiano Dell’Oste de Il Sole 24Ore, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il referente nazionale Turismo del partito Italia Viva Cesare Andrisano, il presidente Fiaip Gian Battista Baccarini, il.presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa, il vicepresidente Fiaip Leonardo Piccoli e il delegato Fiaip Toscana al Settore Turistico Armando Barsotti. L’evento è stato un’importante occasione per mettere a confronto diverse esperienze ed elaborare convergenze e uno scambio di conoscenze utili a migliorare ulteriormente il panorama dell’offerta delle locazioni, nella consapevolezza che l’attuale normativa è obsoleta e non più al passo con le esigenze quotidiane di chi vuol affittare, da proprietario o inquilino. “Anche in Toscana, una regione ad alta vocazione turistica – ha sottolineato il presidente di Fiaip Toscana, Simone Beni - abbiamo riscontrato che l’utilizzo di contratti brevi non è riservato soltanto a necessità turistiche ma siamo spesso in presenza di esigenze di lavoro, di formazione o anche familiari, per questo le locazioni vanno sostenute e non vessate da norme sempre più limitanti. Per sensibilizzare le istituzioni abbiamo pensato ad un tavolo di confronto tra i vari portatori di interesse su questo tema, siamo certi che occorra quanto prima una totale revisione delle normative che regolano questo settore per avere un quadro legislativo al passo con le esigenze di oggi, sicuramente più dinamiche di qualche decennio fa”. Il comparto delle locazioni brevi infatti, anche per gli immobili che non hanno una vocazione turistica, rappresenta un grande asset economico per la Toscana. Come evidenziato dal delegato Fiaip Toscana al Settore Turistico, Armando Barsotti: “I dati del mercato degli affitti brevi parlano chiaro, basti pensare che nel 2019 il numero di ospiti è stato di oltre 48milioni a cui ha fatto seguito un crollo del - 50% nel 2020 a causa della pandemia. Nel 2021 però siamo tornati a oltre 31 milioni di ospiti, un +50% rispetto all’anno precedente. E adesso i dati del 2022 continuano a descrivere un trend in continua crescita che sicuramente proseguirà. Segno distintivo di questa crescita è il +12% registrato nella settimana di Pasqua, nelle città e nei borghi della Toscana”. “Questo è un fenomeno che è esploso e che sta modificando il tessuto sociale della realtà toscana – sottolinea ancora Armando Barsotti -. Il termine tecnico per descriverlo è “Short Rental” e negli ultimi anni ha interessato, è bene evidenziarlo, non soltanto le località turistiche ma bensì tutto il territorio regionale in virtù di un processo di destagionalizzazione e dei de territorialità sempre più marcato. Per questo motivo invochiamo una riflessione su aspetti concreti con l’obiettivo di sensibilizzare la politica verso una totale revisione delle normative che regolano il settore, sia da un punto di vista amministrativo che fiscale, nell’interesse della proprietà immobiliare e dell’economia nazionale. Tenendo conto che ci sono oltre venticinque adempimenti tra provinciali, regionali e nazionali da rispettare a tutti ivlivelli del processo delle locazioni brevi”. Parole avvalorate anche dal presidente nazionale della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, Gian Battista Baccarini: “È un momento molto positivo, il 2021 si è concluso con 750mila compravendite residenziali pari ad un +34% rispetto all’anno precedente e ad un +24% rispetto al 2019. Anche i prezzi stanno ad una media del +3% in ambito residenziale e anche l’ambito non residenziale è positivo a parte capannoni, negozi e uffici a causa del grande sviluppo del comparto e-commerce e dello smartworking. In generale le famiglie italiane decidono di canalizzare i loro risparmi nel settore immobiliare. Secondo noi il governo deve proteggere questo investimento e cercare di attuare delle politiche orientate ad unasemplificazione e ad una riduzione del carico fiscale, agevolando la transizione digitale ed energetica del parco immobiliare”. “La riforma del catasto così come impostata non andrebbe portata avanti – conclude Gian Battista Baccarini –stessa cosa per i provvedimenti inerenti il blocco degli sfratti. Proponiamo inoltre la deducibilità dell’Imu per le persone fisiche e anche per le abitazioni, l’introduzione della cedolare secca per tutto l’uso diverso dall’abitativo in ambito locativo e per quanto concerne le locazioni turistiche iniziare a considerare questo comparto come una risorsa e non come una minaccia. A partire dalla cancellazione della norma che prevede che i cittadini possessori di più di quattro appartamenti, da utilizzare per locazioni brevi, diventino automaticamente imprenditori. Serve unbimpulso ad un settore come quello immobiliare che durante il periodo pandemico ha dato una grande spinta all’economia italiana”.

Maurizio Costanzo