Intervento cardiologico e, a fianco, Marco Lisei, capogruppo regionale FdI

Intervento cardiologico

Firenze, 3 febbraio 2023 - La relazione della sezione controllo della Corte dei conti che ha messo nero su bianco problematiche e forti criticità del sistema sanitario toscano sul fronte delle liste d’attesa, è diventata la prima fonte d’ispirazione per il governatore toscano Eugenio Giani. E’ partito da lui il mandato all’assessore alla sanità Simone Bezzini, che a sua volta ha coinvolto la direzione generale dell’assessorato, guidata da Federico Gelli, per arrivare entro due-tre settimane a una delibera che consenta di superare quelle criticità. Ieri proprio Gelli e Bezzini hanno parlato della delibera nel corso dell’audizione in commissione sanità del consiglio regionale. La delibera sarà un atto concreto che prevede la riorganizzazione dell’accesso dei cittadini al sistema sanitario e del Cup, la trasparenza e il controllo delle liste d’attesa per tutte le prestazioni, lo smaltimento delle attese chirurgiche. Non erano stati sufficienti i correttivi messi in atto dalla Regione per fermare lo tsunami di proteste dei cittadini nel dopo pandemia, quando la domanda di salute è cresciuta in virtù dei lunghi stop e anche delle problematiche sviluppate con il confinamento. Ci sono stati miglioramenti: i 30 milioni destinati all’abbattimento delle attese hanno consentito di recuperare oltre 10.000 dei 45.000 interventi chirurgici e 272.000 delle 410.000 richieste di esami e visite accumulati nei periodi di fermo delle attività. Il pregresso dunque non è stato abbattuto. Si conta che la delibera consenta di fare il resto, rivoluzionando completamente il sistema. Ecco alcune anticipazioni. C’è una novità assoluta nel panorama nazionale. Premesso che sarà rottamato il nuovo sistema sempre in tilt Cup 2.0 – partirà presto la gara d’appalto per il nuovo programma – comincerà subito un sistema di monitoraggio di tutte le agende di visite ed esami. La Regione sinora doveva attendere che le informazioni arrivassero da ogni singola azienda sanitaria. Ora il meccanismo si ribalta, con il monitoraggio digitale, ogni giorno la Regione riceverà alert dal sistema informatico: luce rossa per tutte le prestazioni che superano i tempi stabiliti, per liste chiuse e pre liste; luce verde se si sta nei tempi. A quel punto in modo sistematico e quotidiano verrà chiesto ai direttori generali di intervenire, sistemando le agende. Con il nuovo sistema partirà una grande campagna di comunicazione per la prenotazione sulla piattaforma regionale e tramite App. E il Cup telefonico non dovrà più tenere nessuno in attesa per tre quarti d’ora o più. Rivoluzione anche per le liste chirurgiche. Ci sono molte sale operatorie di ospedali periferici che restano inutilizzate: la gestione della programmazione delle sale sarà centralizzata per ogni azienda sanitaria e ospedaliero universitaria. Sarà un lavoro enorme, ma consentirà di superare anche il problema della gestione delle liste a livello del singolo reparto. Per abbattere il numero di interventi accumulati saranno utilizzati anche i piccoli ospedali perifer ici dove arriveranno équipe chirurgiche. Soprattutto per effettuare gli interventi a minor complessità, dall’ernia alle cisti alle emorrodi. In base al modello già svoiluppato dall’Asl Toscana Centro, sarà potenziata la chirurgia ambulatoriale: sempre per gli interventi minori saranno previste dimissioni in giornata, con un decalogo che consnete di contattare il reparto in caso di necessità. In alcune realtà anche per un’ernia si tiene il paziente in regime di ricovero per due o tre giorni. Infine, ancora per la chirurgia, arriveranno più fondi per il contributo dei privati convenzionati.

Cronaca

Firenze, 3 febbraio 2023 -&nbsp;La relazione della sezione controllo della Corte dei conti che ha messo nero su bianco problematiche e forti criticità del sistema sanitario toscano sul fronte delle liste d’attesa, è diventata la prima fonte d’ispirazione per il governatore toscano Eugenio Giani. E’ partito da lui il mandato all’assessore alla sanità Simone Bezzini, che a sua volta ha coinvolto la direzione generale dell’assessorato, guidata da Federico Gelli, per arrivare entro due-tre settimane a una delibera che consenta di superare quelle criticità. Ieri proprio Gelli e Bezzini hanno parlato della delibera nel corso dell’audizione in commissione sanità del consiglio regionale. 
La delibera sarà un atto concreto che prevede la riorganizzazione dell’accesso dei cittadini al sistema sanitario e del Cup, la trasparenza e il controllo delle liste d’attesa per tutte le prestazioni, lo smaltimento delle attese chirurgiche. Non erano stati sufficienti i correttivi messi in atto dalla Regione per fermare lo tsunami di proteste dei cittadini nel dopo pandemia, quando la domanda di salute è cresciuta in virtù dei lunghi stop e anche delle problematiche sviluppate con il confinamento. Ci sono stati miglioramenti: i 30 milioni destinati all’abbattimento delle attese hanno consentito di recuperare oltre 10.000 dei 45.000 interventi chirurgici e 272.000 delle 410.000 richieste di esami e visite accumulati nei periodi di fermo delle attività. Il pregresso dunque non è stato abbattuto. Si conta che la delibera consenta di fare il resto, rivoluzionando completamente il sistema. Ecco alcune anticipazioni. C’è una novità assoluta nel panorama nazionale. Premesso che sarà rottamato il nuovo sistema sempre in tilt Cup 2.0 – partirà presto la gara d’appalto per il nuovo programma – comincerà subito un sistema di monitoraggio di tutte le agende di visite ed esami. La Regione sinora doveva attendere che le informazioni arrivassero da ogni singola azienda sanitaria. Ora il meccanismo si ribalta, con il monitoraggio digitale, ogni giorno la Regione riceverà alert dal sistema informatico: luce rossa per tutte le prestazioni che superano i tempi stabiliti, per liste chiuse e pre liste; luce verde se si sta nei tempi. A quel punto in modo sistematico e quotidiano verrà chiesto ai direttori generali di intervenire, sistemando le agende. Con il nuovo sistema partirà una grande campagna di comunicazione per la prenotazione sulla piattaforma regionale e tramite App. E il Cup telefonico non dovrà più tenere nessuno in attesa per tre quarti d’ora o più. Rivoluzione anche per le liste chirurgiche. 
Ci sono molte sale operatorie di ospedali periferici che restano inutilizzate: la gestione della programmazione delle sale sarà centralizzata per ogni azienda sanitaria e ospedaliero universitaria. Sarà un lavoro enorme, ma consentirà di superare anche il problema della gestione delle liste a livello del singolo reparto. Per abbattere il numero di interventi accumulati saranno utilizzati anche i piccoli ospedali perifer ici dove arriveranno équipe chirurgiche. Soprattutto per effettuare gli interventi a minor complessità, dall’ernia alle cisti alle emorrodi. In base al modello già svoiluppato dall’Asl Toscana Centro, sarà potenziata la chirurgia ambulatoriale: sempre per gli interventi minori saranno previste dimissioni in giornata, con un decalogo che consnete di contattare il reparto in caso di necessità. In alcune realtà anche per un’ernia si tiene il paziente in regime di ricovero per due o tre giorni. Infine, ancora per la chirurgia, arriveranno più fondi per il contributo dei privati convenzionati.

Liste d’attesa, addio al vecchio Cup. Un sistema d’allerta per abbatterle

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Liste d’attesa, addio al vecchio Cup. Un sistema d’allerta per abbatterle

Il monitoraggio diventa digitale: nei casi di sforamento dei tempi stabiliti chiamati in causa i direttori generali. Per smaltire la massa degli interventi chirurgici saranno utilizzate anche le sale degli ospedali periferici

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