Leo e Irene: un amore mai nato, finiti nel vortice della follia nazista

Presentato durante un incontro dell'Osservatorio Permanente Giovani Editori il volume 'Il caso Kaufmann' di Giovanni Grasso

Giovanni Grasso

Giovanni Grasso

Firenze, 13 maggio 2019 - Attraverso la storia tragica di un amore peraltro mai sbocciato esplode davanti agli occhi dei lettori tutta la follia della Germania nazista. È un libro che invita a riflettere su quanto l’odio sia capace di annebbiare le menti delle persone e su quanto le maldicenze e i pregiudizi riescano a distorcere completamente la realtà dei fatti il volume “Il caso Kaufmann” (Rizzoli editore) scritto da Giovanni Grasso, giornalista parlamentare e saggista, dal 2015 consigliere del presidente della Repubblica per la stampa e la comunicazione.

Il volume è stato presentato al liceo classico Michelangelo in occasione di un incontro organizzato dall’Osservatorio Permanente Giovani Editori. Protagonisti del dibattito, il presidente dell’Osservatorio Andrea Ceccherini, la giornalista Maria Latella e Giovanni Grasso. Il libro narra, in forma romanzata, la storia vera di Leo, rispettato capo della comunità ebraica della cittadina, e della giovane Irene. Tra loro nasce un’amicizia affettuosa, che però nella Germania delle leggi razziali diventa qualcosa da reprimere duramente.

Attraverso il romanzo si viene così catapultati in un viaggio alle origini di quell’odio che contagiò l’Europa. Un abisso che potrebbe riaffiorare? “Non credo si possa tornare indietro così tanto - dice Grasso -. Ma questo non vuol dire che non si possa avere una qualità più bassa della democrazia. Pensate: anche in Europa ci sono Paesi che hanno chiuso giornali e comprato case editrici. Ecco, vedo il rischio concreto di una democrazia che perde in parte il suo valore e che diventa dunque opaca, meno smagliante”. ‘Il caso Kaufmann’, come racconta l’autore nella postfazione, ha avuto una genesi lunghissima. “L’ho scritto tutto nel 1999 e l’ho poi tenuto nel cassetto 19 anni. Non riuscii a trovare un editore interessato. Mai mollare, però: alla fine il romanzo è venuto alla luce”, ha confessato Grasso ai ragazzi.