Legnano ricorda Brio, l'emozione della moglie Ilaria. "A te che amavi correre libero"

Omaggio ieri sera al fantino senese scomparso 4 mesi fa in un incidente. Una targa e la donazione dal palio lombardo per la Terapia intensiva neonatale delle Scotte

La consegna della targa e della donazione alla moglie

La consegna della targa e della donazione alla moglie

Siena, 18 settembre 2021 - L’emozione non ha voce, canta Adriano Celentano. E quella di Ilaria, la moglie di Brio, si è sentita appena quando ieri a Legnano, nello stadio, ha ringraziato di cuore per gli omaggi ricevuti in memoria del suo Andrea. Anche per quell’applauso denso di emozione che ha fatto tornare i senesi presenti e collegati sui social indietro di quattro mesi. Quando Siena e il mondo del Palio rimasero sotto choc: in un incidente d’auto, a Bolgheri, era scomparso il guascone, l’amico di tutti. Brio, il fantino a cui, anche quando diceva qualche bugia, era impossibile serbare rancore.

«Avrebbe dovuto correre per Sant’Erasmo - è stato ricordato –; aveva un talento immenso e nutriva un amore infinito per i cavalli. Sapeva accendere i popoli e fare innamorare le persone del palio. Tutti gli volevano bene. Non esistevano colori rivali perché ovunque aveva indossato il giubbetto erano rimasti rapporti splendidi. E se andavi nella sua casa a Vescovado ti accoglieva con Ilaria. Andrea ci ha lasciato ma non verrà mai dimenticato a Legnano. Continuerà a vivere nei cuori di chi lo ha conosciuto".

Un palcoscenico, quello lombardo, dove aveva debuttato nella provaccia proprio con Sant’Erasmo, era il 2001. Tra il 2008 e il 2018 ha corso 9 volte vincendo nel 2016 per San Martino. Dopo queste parole, sul palco, alla moglie Ilaria è stata consegnata una targa con scritto ’A te che amavi correre libero’. Nelle sue mani anche una donazione per la Terapia intensiva neonatale delle Scotte che a Brio stava particolarmente a cuore. Poi il lunghissimo applauso al fantino scomparso troppo presto. Sul palco anche i suoi colleghi, visibilmente commossi, che correranno domani il primo palio dopo due anni senza sfide per via della pandemia. C’erano Andrea Coghe e Giuseppe Zedde, Giovanni Atzeni, Giosuè Carboni, Carlo Sanna, Antonio Siri, Federico Arri e Gavino Sanna che ha sostituito Silvano Mulas, infortunato, in Sant'Erasmo.  Dall’altro lato del palco i nomi del Memorial Favari che si è corso subito dopo, per la prima volta con i mezzosangue. Due le batterie. Nella prima Antonio Mula (San Martino) su Zenios ha fatto una bellissima corsa vincendo e andando alla finale della provaccia insieme a Federico Guglielmi per Sant’Ambrogio (ultimo a conquistare il memorial nel 2019) in groppa ad Ares Elce con cui ha fatto una rimonta stratosferica. Fuori Sebastiano Murtas (S.Erasmo) e Michel Putzu (Legnarello). Ad accedere alla finale sono, dopo una fase estenuante alla mossa ben gestita da Renato Bircolotti, Alessandro Chiti (San Bernardino) con Ambra da Clodia e Jacopo Pacini su Vis a vis (S. Domenico). Marco Bitti su Hakara Trois (San Magno) prova a superare Rocco Betti (La Flora) nel secondo giro ma i mezzosangue si prendono e finisce qui per loro. Nella finalissima non c'è storia: vince meritatamente per Sant'Ambrogio sul cavallino che è anche iscritto all'Albo del Palio di Siena, Ares Elce, uno degli emergenti della Piazza, Federico Guglielmi.