"Una legge contro chi ruba il lavoro". L’appello a Draghi di cento sindaci

La Gkn e non solo, lettera al premier. Da Firenze a Campi Bisenzio, il manifesto anti-delocalizzazioni

Una manifestazione per la Gkn con i sindaci (Fotocronache Germogli)

Una manifestazione per la Gkn con i sindaci (Fotocronache Germogli)

Firenze, 12 settembre 2021 - «No a un profitto senza scrupoli. Le persone e i territori non possono essere trattati così: approvare rapidamente una norma efficace e severa contro le delocalizzazioni". Sono già più di cento i sindaci toscani che hanno firmato l’appello al premier Mario Draghi sulla vertenza Gkn di Campi Bisenzio.

Le prime firme sono quelle dei sindaci di Firenze, Dario Nardella e Campi Bisenzio, Emiliano Fossi. Ma ci sono anche quelle di tutti sindaci della Città Metropolitana, del sindaco di Prato Matteo Biffoni (che deve affrontare il caso della Txprint), di Luca Salvetti da Livorno e di Alessandro Tambellini primo cittadino di Lucca.

image

«Quello che è successo alla Gkn riguarda tutti noi – hanno scritto i sindaci al presidente del consiglio – è già accaduto e accadrà ancora se non cambieranno le regole. Le persone e i territori non possono essere trattati così, come se fossero strumenti di un profitto senza scrupoli. Lavoriamo ogni giorno con migliaia di imprese, cerchiamo insieme di offrire benessere e lavoro e sappiamo quanto il loro modo di agire sia diverso rispetto a quanto visto a Campi Bisenzio".

image
image

L’attacco diretto è al mondo della Finanza che è prepotentemente entrato nella vicenda della Gkn. "Quello che è successo poteva succedere – insistono – può succedere che la finanza pieghi le scelte verso la speculazione invece che verso la produzione. Che le chiusure giungano improvvise e inaspettate. Che si blocchi una fabbrica che rende e lavora. Che si rifiuti il confronto con le istituzioni per salvare lo stabilimento e chi ci lavora. Può succedere, insomma, che ci sia chi fa finta che l’articolo 41 della nostra Costituzione non esista. Dobbiamo impegnarci a rimettere le persone e i territori al centro dello sviluppo. E dobbiamo lavorare perché la transizione ecologica non diventi una scusa ma sia l’occasione per difendere insieme l’ambiente e il lavoro, sostenendo le imprese che si impegnano a farlo". Di qui la richiesta forte e esplicita a una scesa in campo diretta del presidente.

image
image

«Da sindaci abituati ogni giorno a guardare le persone negli occhi, chiediamo al presidente del Consiglio Mario Draghi di approvare rapidamente una norma efficace e severa contro le delocalizzazioni, in una strategia di sviluppo del Paese che premi e valorizzi le imprese che invece investono correttamente in Italia privilegiando l’occupazione e la produzione".

E non poteva mancare il riferimento all’Europa: "Chiediamo al premier di mettere in campo tutte le iniziative – a livello nazionale e europeo – perché quello che abbiamo visto non possa più ripetersi. Le istituzioni si schierino, tutte insime, dalla parte delle persone".