La Toscana apre il suo porto all’Europa. Una ripresa nel segno della nuova darsena

Il bando di gara per un’opera che serve a Livorno e all’Italia. Cinque chilometri di diga e 16 milioni di metri cubi di sabbie da rimuovere

Come sarà Darsena Europa

Come sarà Darsena Europa

Livorno, 1 ottobre 2021 - Non è più nel libro dei sogni, ma sta finalmente avvicinandosi a diventare realtà: la darsena Europa, ovvero il porto container del futuro per Livorno, la Toscana e per l’intera Italia centrale, ieri ha formalmente avviato il motore. Dal 6 ottobre nell’albo dell’Autorità di sistema portuale del Nord Tirreno, quella che regola i porti di Livorno, Piombino, Elba e Capraia, sarà pubblicato il bando di gara per le due fasi propedeutiche alla costruzione vera e propria della darsena: le opere foranee e il dragaggio. Non è poco: si tratta di circa 5 chilometri di diga e di 16 milioni di metri cubi di sabbie e fanghi da rimuovere. In parte saranno destinati ai riempimento per le banchine della nuova darsena, in parte – le sabbie pulite – potranno servire ai ripascimenti delle spiagge di Calambrone e Tirrenia, da anni soggette a una forte erosione.

L’opera è fondamentale anche nel piano nazionale dei porti, ha ribadito in videoconferenza il ministro delle infrastrutture Enrico Giovannini. "L’opera è altrettanto importante per la Regione Toscana, come ha detto il presidente Eugenio Giani, presente alla presentazione del bando di gara a palazzo Rosciano di Livorno – è l’opera pubblica più importante che vedrò durante il mio mandato. Completerà al meglio quella piattaforma logistica che si articola tra banchine e interporto Vespucci di Guasticce, e che sta impegnando la stessa Regione sui progetti di diretta ferroviaria tra le due realtà, collegamenti con le direttrici delle reti europee TEN-T, viabilità dell’ultimo miglio e la crescita infrastrutrale di tutta la fascia costiera". Dalla Regione – ha ricordato il presidente della Toscana – non ci sono sole parole: da anni sono stati destinati 200 milioni di euro all’opera, con accantonamenti annuali che rappresentano uno dei maggiori impegni di Firenze sul mare. "Insieme ad altrettanti milioni destinati al nuovo ospedale livornese – ha ricordato ancora il presidente della Regione – l’attenzione verso la costa si conferma primaria". La darsena Europa è un’opera da 450 milioni di euro che punta a rendere il porto di Livorno e la Toscana appetibili alle navi portacontainer di dimensioni medie, quelle con portata fino a 10mila contenitori e con dimensioni compatibili con i traffici del Mediterraneo verso l’Atlantico, che sono stati e continuano ad essere l’obiettivo primario del nostro export.

«I giganti dell’ultima generazione – ha ricordato il presidente dell’Authority Luciano Guerrieri – non fanno parte dei nostri programmi, perché comportano quantità e strutture incompatibili con il territorio". In parallelo all’avvio dei lavori per la darsena Europa, che dovrebbero completarsi entro il 2026, sarà affrontato anche il problema dell’"ultimo miglio", ovvero dell’ingresso in porto dell’autostrada e specialmente della ferrovia: oggi entrambi condizionati dal sistema di ponti girevoli sulla sfociatoia dello Scolmatore dell’Arno nel porto. Una sfociatoia da tombare – si è ricordato – ma solo quando la foce del canale sarà navigabile direttamente sul mare, a servizio degli insediamenti sempre più importanti delle aziende della nautica in territorio di Pisa. Soddisfatto il sindaco Luca Salvetti: "Da un porto poco più che regionale, finalmente possiamo misurarci con gli scali europei".