La storia a lieto fine del cane Starker, salvato dal suo aguzzino ora ha una famiglia

Dall'inferno vissuto quando il padrone gli tagliò le orecchie con delle forbici, all’amore della famiglia che lo ha adottato

Starker con la famiglia che lo ha adottato e Simone Parigi dell'Enpa

Starker con la famiglia che lo ha adottato e Simone Parigi dell'Enpa

Pistoia, 13 marzo 2020 – Aveva conosciuto l’orrore che lo ha segnato per sempre. Ma dopo l’inferno, adesso conoscerà l’amore più caloroso e le coccole più affettuose grazie alla famiglia che lo ha adottato definitivamente e deciso di prendersi per sempre cura di lui. È la storia di Starker, oggi Bruno, il cane di razza pitbull a cui il proprietario aveva tagliato le orecchie con delle grosse forbici e senza nessuna assistenza veterinaria.

La storia di Starker inizia una mattina di novembre 2015, quando alcuni cittadini di un piccolo paese della montagna pistoiese segnalarono all’Enpa di zona che una persona si aggirava nel mercato con un cane con le orecchie fasciate e sanguinanti. Enpa si attivò subito e la sera stessa il volontario Simone Parigi, che da anni dedica il suo tempo alla tutela degli animali sul territorio a rischio della propria incolumità, si recava nel posto per verificare la veridicità delle segnalazioni, riuscendo a individuare dove abitava il proprietario del cane e a convincerlo a mostrarglielo. Starker, che ai tempi del bruttissimo episodio aveva 3 anni, era in forte stato di sofferenza, per un motivo orrendo e di una violenza spaventosa. Il proprietario gli aveva infatti tagliato, straziandole, le orecchie, si scoprirà poi senza anestesia e con delle grosse forbici. Simone Parigi le trovò che grondavano sangue, fasciate alla meno peggio e infettate. Il proprietario cercò di giustificarsi dicendo che qualche giorno prima, in seguito a una lite con un altro cane, Starker era stato morso all’orecchio. Chiamati i Carabinieri, il cane fu subito sottratto al proprietario, con decreto di sequestro emesso dalla Procura di Pistoia, e affidato alle cure veterinarie presso il Rifugio dell’Enpa. Sottoposto a una complessa operazione, tale era l’infezione che fu necessario procedere all’amputazione di tutta la cartilagine rimanente, lasciando due buchi al posto delle orecchie. L’operazione fu seguita da una lunga riabilitazione fisica e psicologica. La relazione dell’educatore può dare la misura delle sofferenze patite da Starker: “Lo stato di stress e di paura era tale da aver scatenato nel cane un blocco muscolare”. Nel 2017 Enpa, che aveva in custodia il cane in attesa di giudizio, chiese al giudice di poter selezionare una famiglia a cui trasferire l’affidamento e farlo così uscire dal canile. Non fu facile trovare una famiglia che prendesse in custodia provvisoria il cane, ma delle persone amorevoli e coraggiose si fecero avanti e Starker lasciò il canile. Nel luglio del 2019, il giudice monocratico Alessandro Azzaroli emise la sentenza e condannò l’ex proprietario di Starker, per il reato di maltrattamento di animali, a tre mesi di reclusione e 3mila euro di multa, togliendogli la proprietà e assegnando il cane a titolo gratuito all’Enpa. Finalmente nei giorni scorsi la sentenza è stata notificata a Enpa, così è stato possibile far adottare definitivamente Starker dalla famiglia che lo aveva in custodia dal 2017. Il volontario dell’Enpa Pistoia, Simone Parigi, afferma: “Questo è uno dei tanti casi che ho seguito e il suo buon fine mi conforta e mi dà la speranza che altre situazioni possano risolversi in modo positivo per la tutela e il benessere degli animali. Mi auguro che sempre più persone segnalino casi di maltrattamento e soprattutto si assumano la responsabilità di testimoniare, così che si possa salvare gli animali dai loro aguzzini”.

Maurizio Costanzo