La festa dei vignaioli svizzeri parla toscano

I 6mila figuranti indossano i cappelli fatti a Poggio a Caiano (Prato)

Alessandra Bini con Francesco Nunziati e Alessio Pecchioli

Alessandra Bini con Francesco Nunziati e Alessio Pecchioli

Poggio a Caiano (Prato), 21 luglio 2019 - Ogni 25 anni in Svizzera si celebra una festa considerata il ‘giubileo dei Vignaioli’.  È un evento eccezionale la Fête des Vignerons, in programma a Vevey dal 18 luglio all'11 agosto, unico nel suo genere anche perché si svolge solo quattro volte in un secolo, e quest’anno sarà nel segno dell’eccellenza toscana. Questa straordinaria festa con secoli di storia alle spalle infatti, che vanta il primato di essere stata la prima in Svizzera ad essere diventata patrimonio immateriale dell’umanità Unesco, che rende omaggio al lavoro dei produttori vitivinicoli del Cantone di Vaud e incorona i contadini delle vigne, con quasi 6mila figuranti tra artisti e comparse in costume tipico, vede i cappelli dei figuranti provenire da un’eccellenza del settore di Poggio a Caiano, la ‘Soprattutto… Cappelli’, che fa parte del Consorzio ‘Il Cappello di Firenze’. Nata nel 1988 da un’idea dei tre attuali soci, Alessandra Bini, Francesco Nunziati e Alessio Pecchioli, che dopo una lunga esperienza nel settore decisero di avviare insieme una propria attività dedicata alla creazione e realizzazione di cappelli da signora interamente cuciti a mano, l’azienda poggese arriva a produrre circa 80mila cappelli all’anno, di tutti i tipi: da quelli casual a quelli da cerimonia e nei materiali più diversi, dal lino alla seta allo chiffon, dal velluto alla paglia al sinamay. 

​Giovanna Buzzi  - figlia della grande Gae Aulenti -  nota stilista romana che ha già lavorato per la Scala di Milano, incoronata dal premio internazionale Metropolitan Fashion Awards a Los Angeles a termine della settimana della moda, e che tra le altre cose, con Daniele Finzi Pasca si è occupata di ben tre cerimonie olimpiche, dalle Olimpiadi invernali di Torino del 2006 e quelle di Sochi del 2012, nel ricevere l’incarico di curare i costumi di quest’edizione della ‘Fête des Vignerons di Vevey’ che si svolge a Vevey, non ha avuto dubbi nel  contattare la “Soprattutto… Cappelli” per la produzione dei copricapo dei figuranti.

“È stata un’esperienza impegnativa ed entusiasmante – hanno spiegato i titolari dell’azienda poggese Alessandra Bini, Francesco Nunziati e Alessio Pecchioli – ed è stato bellissimo lavorare con Giovanna Buzzi, che è venuta più volte a trovarci. Un’esperienza piena di soddisfazione dal momento che, come tradizione, gli abiti, acquistati dai figuranti, vengono indossati solo in occasione di questa festa e dunque una volta soltanto nella vita. Poi vengono esposti nelle case a testimonianza dell’antichità della famiglia. È per noi un motivo di vanto aver contribuito con la nostra professionalità a questa grande e storica celebrazione, momento di memoria e identità collettiva per tutto il mondo vitivinicolo”

I cappelli realizzati dalla ‘Soprattutto… Cappelli’, come del resto i costumi dei figuranti di Giovanna Buzzi, sono delle autentiche opere d’arte che sfilano nello spettacolo che viene presentato uno o due volte al giorno, di mattina, pomeriggio o in tarda serata, e ad orari diversi ma con dei giorni dedicati ai cantoni svizzeri, per un totale di 20 rappresentazioni ripartite su 3 settimane.

La Festa di quest'anno è la più grande mai realizzata, un grande omaggio alla terra e ai vignerons che offre agli spettatori un’esperienza visiva e sonora straordinaria, col palco centrale di circa 1400 metri quadrati, arricchito da quattro scenari sopraelevati di 300 metri quadrati ciascuno, tutto ispirato alle arene dell’antichità ma anche ai vigneti terrazzati.  Lo spettacolo di questa edizione, con la direzione artistica dello scenografo ticinese Daniele Finzi Pasca, nell’arena a cielo aperto coi suoi 20mila posti e i suoi cinque palcoscenici, è incentrato sul ‘vignaiolo meritevole’ proposto scenicamente attraverso i ricordi di un nonno e lo sguardo di una bambina. All’arena viene rappresentato un mondo onirico ed emozionale, dove l’uomo e la natura s’incontrano, si misurano e danzano insieme.

Attraverso una ventina di grandi immagini, lo spettatore scopre poi le stagioni che regolano la vita nelle vigne e s’imbarca in un viaggio tra la saggezza e i saperi, attraverso lo spettacolo che fonde le tradizioni del passato e il mondo vinicolo contemporaneo di Vevey e del Cantone di Vaud.