L’operazione responsabili finisce in farsa. Lite furiosa. E un prestito per fare numero

Rissa tra Mariarosaria Rossi e Sandra Mastella per l’inserimento dei simbolo "Noi campani" in quello "Maie-Europeisti". A Palazzo Madama scarseggiano le adesioni e il Pd distacca una senatrice. Luigi Vitali lascia Forza Italia e appoggia il premier

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Dieci piccoli ‘Europeisti’. L’operazione responsabili non decolla, all’eventuale Conte-ter manca sempre la gamba principale, un gruppo che gli dia i numeri per diventare maggioranza assoluta al Senato, ma intanto il salvataggio del premier dimissionario si fa farsa, tra defezioni dell’ultimo minuto e litigi a distanza tra ‘primedonne’ che in politica, però, non lo sono mai state. Con tanto di ’aiutino’ – doveroso – da parte del segretario dem, Zingaretti, elemento paradossale visto che il gruppo ‘responsabile’ dovrebbe bilanciare "l’inaffidabilità" di Italia Viva, di cui ha parlato il segretario Pd durante la direzione del partito.

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Insomma, più che un salvataggio, un caos. E succede infatti che, a un’incollatura dall’essere ricevuti al Quirinale (stamattina a mezzogiorno) come nuovo gruppo ’Europeisti-Maie- Cd’, il pallottoliere di Palazzo Madama – soprattutto – si è fermato a quota 10 (quello della Camera si è inchiodato sotto i 20). Da Forza Italia, ancora, nessuna uscita allo scoperto. Dieci senatori, dunque, in totale. Forse dodici, comunque non abbastanza per poter fare a meno di Matteo Renzi, che continua a essere decisivo. Poi, in serata, arriva un nuovo nome nella truppa dei nuovi ’contiani’: è il pugliese Luigi Vitali, che lascia Forza Italia per "sostenere il professor Conte". "Ho espresso sempre la mia perplessità sulla situazione attuale", scrive ai suoi ormai ex compagni di partito. Ma poi ci ripensa e torna indietro sui suoi passi.

Oggi, il gruppo dei nuovi responsabili vedrà Mattarella al quale rappresenterà le ragioni del sostegno al possibile Conte Ter nonché la possibilità che la compagine aumenti nelle prossime ore. "Se lei mi chiede – diceva ieri Ricardo Merlo, leader del Maie – se arriveranno altri parlamentari nel gruppo, io rispondo di sì. Quando? Non lo so. Stiamo aspettando". Il capogruppo designato, Raffaele Fantetti (vice Andrea Causin, ex FI), sconta però l’assenza di due ‘colonne’ portanti dell’operazione, come la signora Mastella, Sandra Lonardo e l’ormai leggendario ex M5s, Lello Ciampolillo. Che, tuttavia, ha avvertito: potrebbe ripensarci, creando non poca ‘suspense’. Al loro posto, tuttavia, sono subito arrivati – la prima in soccorso dem – Tatjana Rojc e l’ex M5s Gianni Marilotti e, dunque, alla fine il ‘pattuglione’ sarà così composto: gli ex M5s, Maurizio Buccarella, Saverio De Bonis, Gianni Marilotti e Gregorio De Falco. Poi gli esponenti del Maie, Adriano Cairo e Ricardo Merlo (già sottosegretario del governo Conte 2) e l’ex FI Mariarosaria Rossi, già fedelissima di Berlusconi.

Grande assente, si diceva, Sandra Lonardo, l’ex FI che fin dalle prime mosse della crisi aveva assicurato il suo voto a favore di Conte. La senatrice ha deciso di non far parte del gruppo dopo uno scontro con Mariarosaria Rossi: Lonardo ha chiesto di inserire nel simbolo anche il nome ’Noi Campani’, con cui si era presentata alle ultime regionali a sostegno del governatore campano De Luca, ma l’ex forzista Rossi si è opposta e quindi la signora Mastella ha salutato: "Il progetto non mi convince". Nessun segnale, al momento, dall’Udc, ma i ‘cacciatori di teste’ non demordono. Merlo ha anche specificato: "Non chiamateci responsabili, perché tutti votavamo già la fiducia al governo Conte al Senato. La formazione di questo gruppo non ha nulla a che vedere con ciò che è successo in altre occasioni in Parlamento".