L'anno nero della pandemia: è allarme abusi sessuali sui minori

Si abbassa l’età delle vittime

Violenza su minori

Violenza su minori

Milano, 5 maggio 2021 – La pandemia ha fatto registrare un incremento degli abusi sessuali sui minori.  E oggi, 5 maggio, nella Giornata nazionale contro la pedofilia, sono emersi dati allarmanti nell’importante appuntamento promosso da Telefono Azzurro, che ha chiamato a un confronto istituzioni, media ed esperti nazionali e internazionali per rispondere a un fenomeno in pericolosa crescita. I temi che sono emersi in maniera ricorrente durante i vari interventi della mattinata, sono l’abbassamento dell’età delle vittime, bimbi coinvolti in fenomeni estorsivi legati a episodi a sfondo sessuale, e la dimensione della tecnologia, l’uso dei social network coi vari pericoli della rete a cui bisogna prestare la massima attenzione. Quanto il fenomeno sia allarmante lo dimostrano i dati presentati da Ivan Scalfarotto, Sottosegretario del Ministero dell'Interno.

“L’incremento dell’innalzamento del rischio dovuto alla pandemia nel 2020 ha costituito un incremento di circa il 132% dei casi trattati dal Centro Nazionale per il contrasto alla pedopornografia rispetto al 2019; e dall’analisi dei complessivi dati statistici relativi al 2020 emerge un aumento pari al 77% rispetto al precedente anno dei casi trattati di vittimizzazione dei minori per i reati quali l’adescamento online, il cyber bullismo, le truffe online, il furto d’identità digitale e l’estorsione realizzata attraverso l’utilizzo inproprio di filmati o immagini nei quali gli adolescenti compiono atti di natura sessuale, che vengono carpiti con l’inganno e poi distribuiti in rete. Preoccupa moltissimo l’abbassamento dell’età delle vittime: abbiamo avuto 14 casi nella fascia fino a 13 anni, a fronte dei 2 del 2019, di cui 4 riguardavano minori nella fascia d’età inferiori a 9 anni, categoria che nell’anno precedente era pari a zero, quindi si è aperto purtroppo un capitolo completamente nuovo.  Analogamente i casi di adescamento online sono aumentati sensibilmente nel corso del 2020, soprattutto per quanto riguarda l’età inferiore a 9 anni, siamo passati da 26 casi del 2019 a 41 l’anno successivo. Particolare attenzione la Polizia Postale la rivolge alle piattaforme social ma anche al cosiddetto darknet, il web profondo che viene scelto dalle comunità virtuali dei pedofili per lo scambio di materiale pedopornografico. Vengono fatte attività molto qualificate d’indagine da parte di personale molto specializzato sotto copertura, finalizzate all’identificazione di soggetti o gruppi criminali. E quando non è possibile sequestrare i siti pedopornografici, perché all’estero, c’è l’inserimento in una black list per far sì che questi siti non possono essere raggiunti dall’Italia. Qual è la strategia che la Polizia Postale delle comunicazioni sta mettendo in piedi? Ha quattro capisaldi: l’intensificazione del monitoraggio della rete, l’aumento della collaborazione coi social media più diffusi in Italia, progetti mirati di interventi educativi nelle scuole, e un raccordo importante con le autorità delle forze di Polizia a livello internazionale a partire dall’agenzia Europol. Questa strategia ha consentito un aumento di oltre il 90% delle persone indagate, con 757 perquisizioni eseguite, l’inserimento su 34.120 siti visionati, di 2.446 siti in black list al 31 dicembre dell’anno scorso per cui è stato inibito l’accesso dall’Italia, e nel corso del 2020 sono state condotte 14 importanti operazioni volte a colpire gruppi o soggetti pedofili”.

“I pedofili non devono più sentirsi sicuri perché operano attraverso la rete: perseguire e proteggere non sono sufficienti, perché questi interventi entrano in gioco quando l’abuso si è già verificato. Quindi noi dobbiamo prevenire – dice nel suo intervento Licia Ronzulli, senatrice e Presidente della Commissione Bicamerale sull’Infanzia e l’adolescenza -.  Occorre incentivare una corretta educazione, anche a livello scolastico, dell’uso corretto del web: i bambini e ragazzi che navigano dal salotto di casa devono sapere che possono esserci persone che possono fare loro del male, e quindi devono stare attenti. Stando in casa il ragazzo si sente paradossalmente protetto,cosa che non avviene con il cyberbullismo. Serve intervenire anche sulle forme di pedofilia e dell’abuso anche nelle forme tradizionali, che si verifica nella quasi totalità a danno dei bambini molto piccoli e tra le mura domestiche o in ambito scolastico. Tutto ciò rende difficile l’emersione del fenomeno: Telefono Azzurro da questo punto di vista da oltre 30 anni svolge un ruolo di indubbio rilievo ascoltando e offrendo risposte concrete alle richieste di aiuto di bambini e adolescenti. Sono felice che proprio ieri il governo abbia consentito il prevedere la presenza dello psicologo nella scuola, perchè serve una figura che possa notare, osservare, e non soltanto ascoltare. Un altro tema è quello del maltrattamento in ambito scolastico, soprattutto sui bambini, ritengo che l’installazione di sistemi video sorveglianza a circuito chiuso sia essenziali. Le risorse sono state stanziate, bisogna ora rendere operativi questi sistemi: questo disegno di legge giace da troppo tempo nelle aule parlamentari”. Internet e le nuove tecnologie digitali hanno dunque accresciuto il rischio per i minori di adescamenti sessuali e conseguenti abusi. Con la pandemia, si è registrato in tutto il mondo un incremento dei casi di violenza, sia online che offline, con importanti ricadute sociali. Le vittime di violenza sessuale in età infantile o adolescenziale, infatti, hanno una maggiore probabilità di sviluppare disturbi emotivi e comportamentali e anche di tentare atti suicidari. Lo dimostrano i dati del Centro di Ascolto e Consulenza 1.96.96 di Telefono Azzurro che ha registrato una media di circa 6 casi al mese di abusi sessuale offline e 5 online (dati 2020): tali richieste d’aiuto sono pervenute in primo luogo dalla Lombardia (20% offline e 26% online). Anche le rilevazioni del Servizio Emergenza Infanzia 114 evidenziano un incremento degli episodi di abuso sessuale sui minori, con una media di circa 8 casi gestiti al mese. “Indubbiamente le nuove tecnologie stanno migliorando la qualità della vita di milioni di bambini e adolescenti nel mondo, fornendo un'opportunità per la loro educazione e la loro crescita personale. Allo stesso tempo, però, le tecnologie digitali comportano anche rischi ed effetti negativi che devono essere attentamente considerati” ha dichiarato il professor Ernesto Caffo, Presidente e Fondatore di Telefono Azzurro.

“La sfida più grande per noi adulti è assicurare che i giovani abbiano un accesso sicuro a queste tecnologie: il web infatti è frequentato anche da perpetratori e i bambini, specialmente i più vulnerabili, possono facilmente diventare preda di diversi tipi di abuso, come il sextortion, il revenge porn e l'adescamento online. I governi, il settore non-profit, le istituzioni, il mondo accademico e la società civile dovrebbero unire gli sforzi e impegnarsi per la protezione della dignità dei bambini e degli adolescenti in tutto il mondo” ha concluso Caffo. 

Nasce da queste tendenze preoccupanti la volontà di Telefono Azzurro di promuovere un confronto tra istituzioni, media, esperti nazionali e internazionali e alte cariche ecclesiastiche, nella Giornata. “Dignità dei bambini e degli adolescenti al tempo del covid”, è una importante uoccasione per riflettere sugli importanti passi compiuti nel campo della difesa dei minori e per sottolineare l'importanza di continuare ad agire insieme, cooperando anche nell'ambito della Child Dignity Alliance (alleanza istituita a seguito del Congresso del 2017 Child Dignity in the Digital World e volta a generare consapevolezza globale sul fenomeno del CSEA - child sexual exploitation and abuse).  Alla sessione mattutina, introdotta dai saluti istituzionali del prof. Caffo, e di Pietro Sebastiani, Ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede, e moderata da Monica Maggioni, giornalista Rai, intervengono tra gli altri: il Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna (da remoto), Patrizio Bianchi, Ministro dell’Istruzione, Elena Bonetti, Ministro per le Pari Opportunità e della Famiglia, Ivan Scalfarotto, Sottosegretario agli Interni, Valentina Vezzali, Sottosegretario allo Sport, Anna Macina, Sottosegretaria alla Giustizia, Licia Ronzulli, Senatrice e Presidente della Commissione Bicamerale sull’Infanzia e l’adolescenza, Carla Garlatti, Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Monsignor Lorenzo Ghizzoni, Arcivescovo di Ravenna e Cervia, Presidente del Servizio Nazionale per la tutela dei minori della Conferenza Episcopale Italiana (da remoto), Simonetta Matone, Sostituto Procuratore Generale presso la Corte d'Appello di Roma, Marina Contino, Primo Dirigente del Servizio Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, Giovanni Russo, Procuratore Aggiunto, Procura Nazionale Antimafia, Guido Scorza, membro dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, Maria Monteleone, membro del Consiglio Superiore per la Magistratura e della Commissione di Inchiesta sul femminicidio del Senato, Giuseppe Magno, docente di Legislazione a tutela dell'infanzia e dell'adolescenza, Università di Roma La Sapienza e Agostino Santoni, Vice Presidente di CISCO.

La sessione della mattina si conclude con la testimonianza di Marie Collins. Nel pomeriggio si discute invece delle principali azioni messe in campo a livello internazionale per rafforzare la lotta contro gli abusi offline e online. L’Unione Europea, che ha lanciato la strategia per combattere gli abusi sessuali a danno dei minori, sta valutando l’opportunità di proporre modifiche alla legislazione vigente, creando anche un Centro europeo per prevenire e contrastare l'abuso sessuale sui minori. Il 30 aprile il Parlamento e il Consiglio europeo hanno poi raggiunto un accordo sulla deroga temporanea alla direttiva ePrivacy, la cui modifica, inserita nel Codice Europeo per le Comunicazioni Elettroniche lo scorso dicembre, aveva creato incertezza legislativa e provocato l’interruzione da parte di alcune aziende, dell’utilizzo delle tecnologie capaci di individuare CSAM e il grooming. Tra i temi affrontati nel confronto pomeridiano, diviso in due sessioni introdotte dai saluti stituzionali del prof. Ernesto Caffo, e di Pietro Sebastiani, Ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede, ci sarà anche la Strategia dell’Unione Europea sui diritti dei minori e la Garanzia Infanzia, documenti che la Commissione Europea ha pubblicato nel marzo 2021. Nei vari interventi delle figure ecclesiastiche verranno poi presentate le importanti iniziative intraprese dalla Chiesa a livello nazionale e internazionale. Mons. Ghizzoni descriverà il lavoro del Servizio Nazionale della Tutela Minori della Conferenza Episcopale Italiana mentre il Cardinale O'Malley illustrerà l'importante attività della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori. Padre Zollner modererà la sessione accademica, dedicata al tema degli abusi nell'ambiente digitale, prendendo spunto dal volume "Online Child Sexual Exploitation. Treatment and Prevention of Abuse in a Digital World", pubblicato da Springer e curato dal Prof. Caffo in qualità di responsabile scientifico del convegno “Child Dignity in the Digital World” che si è svolto alla Pontificia Università Gregoriana nel 2017. Maurizio Costanzo

 

Maurizio Costanzo