"Io in Thailandia, così ci difendiamo dai casi di Coronavirus"

Augusto Romei, lucchese, vive e lavora a Bangkok. "Rischi con le migliaia di cinesi in arrivo per il Capodanno"

Augusto Romei, lucchese trapiantato in Thailandia

Augusto Romei, lucchese trapiantato in Thailandia

Lucca 22 gennaio 2020 - Vive a migliaia di chilometri di distanza, pur se porta Lucca sempre nel cuore. La famiglia di Augusto Romei (nella foto ), esponente delle migliaia di Lucchesi del Mondo, che abita e lavora da decenni a Bangkok (l’azienda ormai consolidata e di grande successo, la "Quick Pack Pacific", produce pellicole per imballaggio di cibi) segue comunque la vicenda del nuovo coronavirus che arriverebbe dalla Cina. E, a quanto pare, un caso sarebbe stato segnalato anche proprio in Thailandia. Romei non si lascia andare certo a preoccupazioni particolari, certo è che, secondo quanto ci dice, lui e la sua famiglia stanno adottando comunque alcuni comportamenti per evitare, ad esempio, luoghi chiusi affollati come i grandi magazzini, tanto per fare un esempio. «Ci sono grossi controlli all’aereoporto in arrivo dalla Cina - spiega Romei direttamente da Bangkok dove La Nazione lo ha raggiunto telefonicamente - . Soggetti con febbre vengono fermati e, dopo i controlli, rimandati indietro. Un solo caso in Thailandia, ma sembra sotto controllo. Il pericolo sarà adesso dalla Cina perché il 24 e il 25 è il nuovo anno cinese che è la festa più grande dell’anno". Come state vivendo la situazione? "Noi siamo tranquilli perché, ci dicono, non è aggressiva come fu la Sars. Certo, migliaia di cinesi arriveranno in Thailandia in questi giorni per il capodanno cinese e questo ci preoccupa un po’ anche se ci saranno controlli all’aeroporto". Quali comportamenti state adottando? "Noi cerchiamo di evitare luoghi chiusi affollati, tipo grandi magazzini e posti frequentati da turisti cinesi. Anche in Cina sembra che facciano controlli in uscita dal paese, sempre in aereoporto". «Comunque a Bangkok - conclude Augusto Romei con una battuta ironica - siamo più preoccupati per la qualità dell’aria".  © RIPRODUZIONE RISERVATA