Giani: "Fi-Pi-Li, tra un anno la rivoluzione. Darsena Europa: benefici per tutti"

Bilancio e prospettive, intervista al presidente della Toscana Eugenio Giani al giro di boa del mandato. Sulla Tav "basta ritardi" e per la Firenze-Pisa "un binario nuovo". La nuova pista del Vespucci è "ottimale"

Eugenio Giani

Eugenio Giani

Firenze, 5 giugno 2022 - Nel cronoprogramma del suo mandato, giunto quasi al giro di boa, le infrastrutture sono fondamentali. "E’ vero, ritengo le infrastrutture essenziali per il funzionamento del sistema Toscana", sottolinea il governatore Eugenio Giani che lunedì alle 21,30 sarà alla festa dem al Galluzzo (Firenze) per parlare di Toscana e di Pd. "Quelle che ci vedono maggiormente impegnati ora sono gli aeroporti di Pisa e Firenze, il sottoattraversamento dell’Alta velocità a Firenze, il sistema di tramvie verso Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino, in prospettiva il metro-tram da Peretola al Centro Pecci a Prato, la terza corsia autostradale dell’A11 da Firenze a Pistoia, la Darsena Europa a Livorno, la realizzazione della tangenziale che garantisca una migliore circolazione a Pisa e la velocizzazione della ferrovia verso Siena con il raddoppio e l’elettrificazione del tratto Empoli-Granaiolo".

Tirrenica, Giani a che punto siamo con la nomina dell’ad di Anas e l’avvio dei cantieri?

"E’ evidente che si tratta di lavori che dipendono totalmente da enti statali, Società Autostrade e, dopo il passaggio dei progetti in convenzione, Anas. Quello che faremo è incalzare questi enti. Se la competenza fosse stata in capo alla Regione credo che il processo sarebbe stato già ampiamente avviato".

Aeroporto di Firenze, la sua politica del dialogo ha successo. Enac ha detto sì alla pista da 2.200 metri declinata.

"La priorità che si sono date in questo momento Regione e Toscana Aeroporti riguarda la nuova aerostazione del ‘Galilei’. A seguire quella del ‘Vespucci’ e, una volta che si sarà concluso il dibattito pubblico, la nuova pista declinata, sempre a Firenze, che presenta grandi vantaggi sia sul piano della sicurezza che dell’impatto ambientale nell’area fiorentina: l’aeroporto è fondamentale, si tratta di un potenziamento non fine a sé stesso ma più compatibile con le esigenze dei cittadini che abitano nell’area circostante e che non possono vivere nelle condizioni di inquinamento acustico".

Piombino, una spina nel fianco ormai da anni. Gas e acciaio possono andare di pari passo. Gli indiani della Jsw, ha detto, l’hanno delusa. Sul porto bisogna investire non solo per il rigassificatore.

"Penso che sia una priorità per lo Stato italiano investire sulla siderurgia a Piombino. La città si è sempre dimostrata disponibile, a differenza di Taranto. Purtroppo ci sono stati, nei passaggi di proprietà, troppi ritardi nel corso degli anni. Spero che adesso la proprietà indiana, dopo tanti slittamenti nei tempi, prenda davvero a cuore la necessità di investire e far riprendere la produzione siderurgica garantendo lavoro e buona occupazione".

Darsena Europa può trasformare Livorno e con l collegamento con Guasticce dare una svolta alla costa.

"E’ il progetto strategico sul quale la Regione ha investito oltre 200 milioni di euro: Livorno sarà sempre più protagonista nelle grandi rotte marittime internazionali. Il progetto permetterà un vero e proprio salto di qualità nel trasporto merci a livello internazionale per tutta la Toscana".

Fi-Pi-Li, quando il passaggio alla gestione diretta?

"Entro la fine del 2023 dobbiamo concretizzare il passaggio a Toscana Strade Spa. Ci attendiamo che la società possa occuparsi in modo esclusivo della gestione della Fi-Pi-Li per far sì che i prossimi investimenti non si limitino esclusivamente alla manutenzione ma riguardino anche l’allargamento della carreggiata e, dove possibile, la realizzazione della terza corsia oppure della corsia di emergenza".

Ferrovie, pensa che la nuova linea Firenze-Pisa sia praticabile nonostante gli altissimi costi?

"Ritengo sia praticabile nella misura in cui, da parte del Governo, oltre che con un impegno del Parlamento, possano essere impegnate le cifre che richiede la realizzazione di almeno un altro binario accanto a quelli esistenti".

E la Tav fiorentina?

"Deve partire. Ne va dei rapporti e delle relazioni della Toscana rispetto al contesto di governance nazionale della rete ferroviaria. Non possiamo più tollerare il cantiere cattedrale nel deserto di via Circondaria o i cantieri di Campo di Marte. Ho avuto impegni precisi da parte del ministro Giovannini che colgo l’occasione per ringraziare, e dal nuovo amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Luigi Ferraris. Mi auguro che a ottobre la talpa sia nelle condizioni di iniziare il tunnel sotto Firenze e dare così respiro a un’Alta Velocità che ha sempre più difficoltà a fermarsi a Santa Maria Novella, liberando peraltro tutti i binari di superficie in favore dei treni regionali e locali".

Il Pnrr promette la rivoluzione ma c’è l’incognita aumento costi.

"Questa è una sfida da giocare fino in fondo. Dovremo essere bravi e agili a superare i pericoli che, in seguito alla riconsiderazione dei progetti da un punto di vista economico, potrebbero determinare lo stop di molti lavori".