"Così l'intelligenza artificiale ci cambierà": gli studenti e il dibattito sul futuro

Firenze, l'evento organizzato dall’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale. C'erano economisti, esperti ambientali, ricercatori e studenti

L'evento a Palazzo Vecchio

L'evento a Palazzo Vecchio

Firenze, 15 ottobre 2019 – Quale potrà essere l’impatto etico, economico, sociale e ambientale dell’intelligenza artificiale? A discuterne nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, non solo economisti, esperti ambientali e ricercatori di AI, ma anche e soprattutto i giovani studenti, veri protagonisti del XXI secolo. Voce dunque ai ragazzi, nell’evento organizzato da AIxIA (Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale) in collaborazione con l’Isis Gobetti Volta, il dipartimento di Lettere e Filosofia dell’università di Firenze e il Comune.

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Grande successo per l’evento-dibattito organizzato che ha portato nel cuore della città di Firenze l’impatto etico, economico, sociale e ambientale dell’Intelligenza Artificiale. Ascoltare la voce dei giovani, conoscere le loro opinioni e stimolarli ad essere parte attiva della propria vita. Questi gli obiettivi dell’iniziativa nata tra i banchi dell’Istituto Gobetti Volta. L’evento è stato infatti la massima espressione di un significativo percorso scolastico denominato RapP Ragazzi e Ragazze Apprendono tra Pari - che ha permesso agli studenti coinvolti di sviluppare una coscienza critica sugli impatti delle nuove tecnologie digitali e di acquisire una nuova consapevolezza di se stessi. Grazie a questo progetto di impegno e crescita personale, i ragazzi hanno infatti trovato il coraggio di credere in un mondo migliore e la speranza di poterlo influenzare positivamente con le loro idee e azioni.  Un programma importante in cui ha giocato un ruolo estremamente rilevante AIxIA, da sempre impegnata in percorsi di formazione per i più giovani volti alla corretta divulgazione dell’AI. I membri dell’Associazione hanno infatti affiancato e preparato questi relatori speciali per l’intero anno, fornendo loro tutte le nozioni e gli strumenti necessari per sostenere un confronto sul tema.

“L’Intelligenza Artificiale è una delle tecnologie destinate a cambiare le nostre vite per questo crediamo sia fondamentale che i giovani ne comprendano opportunità e limiti sviluppando un pensiero critico capace di renderli veri protagonisti del futuro. – sostiene Poccianti, presidente AIxIA – Abbiamo bisogno del loro contributo intelligente se vogliamo sperare in un mondo migliore”.

Ad aprire i lavori della mattinata Cecilia Del Re, assessore Innovazione e Ambiente del Comune di Firenze con un saluto di benvenuto rivolto a tutti gli ospiti in sala. “Una giornata per condividere i futuri scenari sull’intelligenza artificiale come strumento per migliorare la società e l’ambiente in cui viviamo – dichiara l’assessore – Il Comune di Firenze è in prima fila per seguire la portata di questi fenomeni e oggi lo fa insieme ai suoi giovani cittadini, già coinvolti nelle nostre azioni ad esempio sugli opendata. La loro visione e i loro stimoli sono il miglior punto di partenza per questa riflessione sull’innovazione digitale”. 

A seguire il presidente Piero Poccianti ha illustrato lo stato dell’arte dell’Intelligenza Artificiale sia in Italia che all’estero, ripercorrendo la storia e le tappe fondamentali che hanno caratterizzato lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale fino ad oggi. Sono poi saliti sul palco Anna Pettini, professore associato del Dipartimento di Scienze per l'Economia e l'Impresa dell’Università di Firenze, Mauro Lombardi, professore associato del Dipartimento di Scienze per l'Economia e l'Impresa dell'Università di Firenze, Dino Pedreschi, Professore ordinario di Intelligenza Artificiale dell’Università di Pisa, Maria Chiara Pettenati, Dirigente di Ricerca di Indire (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa) e Mauro Angioni, Professore di Laboratorio di Informatica e Animatore Digitale dell’Istituto Superiore Gobetti Volta affiancato da studiosi e ricercatori del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell'Università di Firenze.  

“Il percorso, sul quale le economie più avanzate procedono, produce qualche beneficio ma anche molti danni ambientali, sociali ed umani che possono essere evitati solo se si imposta la transizione ad un modello di sviluppo sostenibile. La scelta è tra assistere al collasso del sistema com'è e dover ricominciare dopo aver pagato danni enormi oppure elaborare una strategia per arrivare alla sostenibilità. - dichiara Pettini - È un compito dei governi ma anche di ciascuno di noi: informarsi, partecipare, votare a favore di una politica consapevole, ma anche comprendere e ripensare i propri comportamenti di consumo per sostenere e alimentare i processi produttivi più virtuosi”. 

“L’intelligenza è definita in 70 modi diversi, tanto che molti ritengono più appropriato parlare di comportamenti intelligenti. – afferma Lombardi – Amebe, gechi, formiche e altre entità mostrano adattamenti, studiando i quali sono stati compresi principi generali, che consentono di volare, progettare nuovi materiali, strumenti per coordinare decisioni individuali e collettive. Per il filosofo Daniel Dennett il mondo è denso di entità con “competenza senza comprensione”, che l’uomo invece unisce nello sviluppo tecnico-scientifico. Con l’IA si cerca di comprendere il funzionamento della mente umana in modo da creare entità che svolgano funzioni cognitive. Sono realizzabili “macchine pensanti”? È presto per dirlo. Il fisico Haim Harari ci avverte che non c’è tanto da aver paura di computer che pensano come gli uomini, quanto del contrario”.

“Dobbiamo tendere ad una intelligenza artificiale rivolta al beneficio della persona umana, disegnare sistemi che incorporino i valori etici europei by-design e siano in grado di espandere le capacità umane, in particolare cognitive, aiutandoci a vivere meglio. – dichiara Pedreschi - L’errore principale da evitare è l’individualismo, perché una società fatta di individui super intelligenti può essere, collettivamente, molto stupida. Gli esempi intorno a noi abbondano, dal traffico nelle città, all’economia con la sua intollerabile disuguaglianza e la sua insostenibilità ambientale, all’opinione pubblica che si forma online fra bolle informative, radicalizzazione e falsità. Per garantire la sostenibilità e il benessere dei sistemi tecno-sociali interconnessi che abitiamo occorre sviluppare intelligenza sociale, aiutata da una tecnologia gentile che ci aiuti ad armonizzare i bisogni individuali con quelli della collettività”.

“Il mondo della scuola ha grande consapevolezza della complessità in atto, la sfida con cui si confronta è quella di orientare il cambiamento narrativo e culturale grazie al quale la società potrà fare quel salto trasformativo in direzione del futuro che vogliamo. – afferma Pettenati -  Il grande pregio dell’Agenda 2030 è quello di costituire una narrazione efficace per definire questo futuro. Però non c’è tempo per domandaci “se” l’educazione salverà il pianeta, ma piuttosto “quale” educazione salverà il pianeta? Perché l’istruzione di qualità, “non è un obiettivo in sé, ma uno strumento per raggiungere tutti gli altri”.

“L’apprendimento tra pari si è rivelato un’iniziativa di successo perché capace di dare valore alle persone che lavorano insieme: i mentor/studenti in maniera spontanea e naturale incarnano infatti il maestro ideale, creando fiducia e realizzando progetti. Un’attività quindi assolutamente positiva che nel corso degli anni è stata estesa anche ad altri contesti di digital literacy che hanno portato al coinvolgimento di nuove figure come AIxIA e DILEF di Firenze. Un progetto sicuramente impegnativo che ha però un grande obiettivo: rendere consapevoli i ragazzi che per affrontare le sfide del futuro è possibile utilizzare anche gli strumenti informatici di cui però è fondamentale conoscerne il linguaggio. – dichiara Angioni - Il mio desiderio è portare la scuola nelle strade e nelle aziende per creare lavoro e sviluppo sostenibile nel rispetto dei reali bisogni dell’essere umano e del pianeta in cui vive". Conclusa questa prima parte dell’evento riservata agli esperti, hanno preso la parola i veri protagonisti del XXI secolo: i ragazzi dell’Istituto Superiore Gobetti-Volta. Gli studenti, dopo aver introdotto il tema sulle note di una canzone rap scritta da loro, hanno improvvisato un vero e proprio dibattito, creativo e interattivo, che alla fine ha coinvolto anche tutto il pubblico presente per una condivisione più ampia di idee e opinioni su argomenti che riguardano l’intera società moderna.