L’inferno della Fi-Pi–Li, i dannati denunciano. Sarà un’estate di maxi caos / LO SPECIALE

Pronta la causa collettiva. Giani chiamato in consiglio regionale a spiegare. Terza corsia? Utopia. E per l’Autopalio e A1 insorgono i sindaci / Scriveteci: [email protected] - whatsapp 331.6121321

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Firenze, 5 luglio 2021 -  Eccole le voci dei dannati della Firenze-Pisa-Livorno, strada di grande comunicazione, un centinaio di chilometri nati male e vissuti peggio tanti gli incidenti e i disagi lungo quelle carreggiate tra centro Toscana con la costa. Le migliori testimonianze sono quelle di chi la strada la percorre tutti i giorni. Leggete un po’ cosa scrivono sulla pagina facebook. Gaetano la prende con ironia: "Empoli Est- Firenze Aeroporto, 47 minuti, stiamo migliorando". Fabio incalza: "Sui pannelli informativi tra Lastra e Ginestra leggi: coda tot km per lavori. Quali lavori se non c’è nessun lavoro in corso?".  

Marilena la prende con filosofia: "La Fipili è scuola di vita. Devi percorrerla per forza per raggiungere la destinazione, e lei è imprevedibile, piena di difficoltà, di pericoli. A volte devi rallentare perché qualcuno non ce l’ha fatta e l’incidente forma una coda in cui ti trovi necessariamente a riflettere. Stai lì come tu fossi ad un funerale, a porti domande esistenziali o ad ascoltare Vasco che voleva una vita spericolata (lui, altro che noi in fipili). Provi ad uscire a Montelupo; Maps ti suggerisce le strade alternative. A volte pensi che attraversare la campagna Toscana non è da tutti. C’è il sole, è primavera. Con un buon sottofondo musicale sembra anche piacevole. Ma poi il sindaco di Poggio a Caiano decide improvvisamente di cambiare la viabilità. Ecco che sale l’ansia di colei che si trova in un posto sconosciuto con il navigatore che si arrende pure lui al destino dei dannati. Al diavolo l’appuntamento di lavoro. La vita ti chiede di tirar fuori tutte le tue forze e capacità per ritrovar la strada. Come avrà fatto Marco Polo, o Cristoforo Colombo... chissà".  

Non solo caos Fi-Pi-Li, cresce la protesta dei sindaci del Chianti per i problemi dell’Autopalio e dei lavori sull’A1. Ieri nuovo sopralluogo dei primi cittadini di San Casciano, Greve in Chianti, Impruneta e Barberino Tavarnelle che tornano ad attaccare Autostrade per l’Italia e Anas, "totalmente indifferenti alle problematiche esplose a catena, determinate da scelte prive di senso". E’ stato richiesto che il presidente della Toscana Eugenio Giani riferisca in consiglio regionale ma non è stato inserito all’ordine del giorno (una sua comunicazione è prevista per il 27 luglio). E’ incalzato da Fratelli d’Italia e dalla Lega: "Una strada da vergogna" ha tuonato Francesco Torselli di FdI; "Scaricabarile tra enti guidati dal Pd" esclama Susanna Ceccardi.  

Va avanti la battaglia legale: sempre più automobilisti e camionisti si stanno unendo per la causa collettiva seguita dagli avvocati Alberto Corsinovi e Federico Bagattini che ipotizza "interruzione di pubblico servizio". Presto in procura. I lavori lungo la carreggiata franata tra Ginestra e Lastra andranno avanti fino a fine agosto: Città metropolitana (ex Provincia di Firenze, ente gestore della Fi-Pi-Li) e Regione Toscana sono ai ferri corti. Giani dice di aver messo 4 milioni di euro per gli interventi, Nardella ha chiesto tramite i suoi tecnici lavori in somma urgenza. Sullo sfondo la nascita entro due anni di Toscana strade, Spa della Regione che dovrebbe prendere in mano la gestione. Di terza corsia non si parla più: il progetto è irrealizzabile e può essere limitato solo a pochi chilometri del tratto fiorentino (il progetto è nel cassetto). Dannati, benvenuti all’inferno.