Oltre 500 infermieri "sì vax" di Firenze e Pistoia rischiano la sospensione

Avendo contratto il Covid, non hanno ancora potuto fare la terza dose

In corsia (foto d'archivio)

In corsia (foto d'archivio)

Firenze, 14 marzo 2022 - Sono oltre 500 gli infermieri che lavorano a Firenze e Pistoia che rischiano la sospensione dal lavoro, a cui si aggiungono anche un centinaio di iscritti all'ordine interprovinciale delle ostetriche di Firenze, Prato, Arezzo, Grosseto, Siena, Lucca e Pistoia. È quanto emerso nel corso dell'incontro dal titolo 'Prima la persona poi la piattaforma - No alle sospensioni evitabili', organizzato per discutere della situazione dei sanitari vaccinati con due dosi che rischiano la sospensione dal lavoro perché, avendo contratto il Covid, non hanno ancora potuto fare la terza dose. Il problema, ha spiegato Danilo Massai, presidente di Opi Firenze sono «i criteri usati sulla piattaforma per il controllo del possesso della vaccinazione da parte del personale sanitario che sono mutati varie volte. Ora ai sanitari che hanno avuto il Covid non viene riconosciuto un processo di immunizzazione perché devono fare la terza dose, ma questa si può fare dopo quattro mesi. Quindi la piattaforma li ha messi tutti 'rossì per quattro mesi e noi li dobbiamo sospendere, ma non sono quelli che non si vogliono vaccinare, sono quelli che sono a lavoro, a contatto con i malati di Covid».

«Questi sanitari - ribadisce Massai - rischiano di essere costretti a stare a casa per i mesi necessari per poter fare la terza dose». Massai ha poi spiegato che su un totale di 9.500 iscritti a Firenze e Pistoia, oltre 500 sono in questa situazione e altri 150 sono quelli già sospesi perché non si volevano vaccinare. A loro si aggiungono gli iscritti all'ordine delle ostetriche. «Al nostro ordine interprovinciale sono iscritti in 1.032 - dice la presidente Antonella Cinotti - e ne abbiamo 118 che sono tornati rossi sulla piattaforma».