Incendio Massarosa, gli angeli che aiutano gli sfollati: "Molti temono sciacalli e ladri"

I volontari delle Misericordie in prima linea sul fronte del fuoco. La solidarietà più forte della disperazione

Incendio Massarosa, alcuni sfollati (Foto Umicini)

Incendio Massarosa, alcuni sfollati (Foto Umicini)

Massarosa (Lucca), 22 luglio 2022 - Da cinque giorni la loro missione è accogliere e ascoltare chi ha dovuto lasciare i ricordi di una vita e abbandonare con angoscia l’adorata collina, divorata dall’incendio apocalittico che da lunedì sera ha stravolto la fisionomia di oltre 800 ettari. Il dazio più alto lo sta pagando la Versilia con i territori di Massarosa e Camaiore, ma anche la lucchesia non è stata risparmiata. Alcuni hanno perso tutto, altri sono col fiato sospeso anche per paura dei ladri che potrebbero approfittare dell’assenza di vita dentro quelle mura. A prendersi cura degli sfollati ospitati nelle scuole medie di Massarosa sono gli angeli in divisa, psicologi inclusi, delle Misericordie della Versilia. Il tutto sotto la supervisione del coordinatore Massimiliano Iacolare.

Iacolare, un aggiornamento sul maxi incendio...

"La situazione si è tranquillizzata. Nonostante il caldo, il vento è calato e non si registrano più sbuffi di focolai accesi. Questo permette ai Canadair e alle squadre di terra di lavorare più serenamente".

Il morale dei vostri soccorritori è messo a dura prova...

"Sono preparati e pieni di voglia di aiutare il prossimo, si va dal 18enne fino al veterano di 75 anni. Sono una quindicina, come le persone ospitate nella scuola. Gli ultimi le abbiamo prese mercoledì notte a Piazzano, in provincia di Lucca ma a un solo chilometro da Valpromaro, nel camaiorese, dove eravamo in servizio. Sono vite che si incrociano, esperienze forti che nessuno dimenticherà. La solidarietà ha risvolti umani profondi".

Persone catapultate dalla quotidianità della propria casa a una brandina...

"E’ uno stravolgimento improvviso che ci ha convinto a chiamare due volontari psicologi che stiano con gli sfollati. Al di là dello stato di disperazione, per loro la giornata non passa mai. Hanno bisogno di un ascolto continuo per sfogarsi. Sperano che Comune e Regione vengano incontro alla necessità di ricostruirsi una vita".

Notizie delle loro abitazioni?

"Non tutti hanno avuto la casa distrutta. In genere sono famiglie che vivono in ’zone rosse’ e che sono state fatte evacuare dai vigili del fuoco in accordo con la sindaca Simona Barsotti. Ma sono fuori casa da giorni, si preoccupano per i ladri che potrebbero entrare nelle case non presidiate. Molti hanno degli animali, cani, gatti, conigli e pappagalli. Ci siamo organizzati con un’associazione di volontariato: avere le bestiole al loro fianco affievolisce la disperazione".

Lavorate no stop...

"Sì, ma facendo i turni in modo da non appesantirci sul piano lavorativo e psicologico. I volontari portano i pasti anche ai vigili del fuoco grazie al centro cottura della scuola".