
Gli orologi sequestrati
Viareggio (Lucca), 2 novembre 2021- Era considerato il re dei truffatori di orologi falsi. Si tratta di un extracomunitario, ritenuto figura di spicco nella commercializzazione di questi prodotti su tutta la riviera della Versilia, che in queste ore è stato fermato dalla Guardia di Finanza a Forte dei Marmi. È stato trovato in possesso di numerosi orologi contraffatti che recavano i marchi Rolex, Panerai, Audemars Piguet, Patek Philippe, abilmente occultati all’interno della propria auto. I prodotti, di pregevole fattura ed in grado di soddisfare anche i clienti più esigenti, erano in vendita a cifre che raggiungevano anche 500 euro, somma abbordabile che garantisce di apparire con un orologio di valore e di marca benché totalmente contraffatto e dunque falso.
Il venditore di falsi orologi è stato denunciato per commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione. La stessa denuncia ha riguardato a Viareggio un commerciante titolare di un negozio dove le Fiamme Gialle hanno sequestrato vari prodotti contraffatti di abbigliamento e calzature, tra cui tute, felpe e scarpe pronte per essere vendute con i marchi contraffatti di griffe di moda come Supreme, Louis Vuitton e Golden Goose. Borse, abiti, scarpe, cellulari, orologi, dvd: non si contano più i prodotti “fake” che possiamo acquistare per pochi euro, imitazioni spesso perfette dei grandi marchi. Tuttavia la qualità di un prodotto contraffatto non corrisponderà mai al prezzo pagato dal consumatore sia in termini di fattura dello stesso, sia per la mancanza di garanzie di qualità, di assenza di difetti e di garanzie post-vendita.
Contraffazione ed abusivismo contribuiscono allo sfruttamento della manodopera clandestina, del lavoro sommerso e del lavoro minorile sottraendo importanti spazi all’economia regolare. Vengono danneggiati gli imprenditori che pagano le tasse, coloro che producono nel rispetto delle normative ed investono in ricerca, sviluppo, innovazione e immagine. Situazioni di illegalità a cui, quotidianamente, la Guardia di Finanza pone fine attraverso importanti operazioni come queste sul territorio. Il rappresentante legale della società e il cittadino extracomunitario sono stati denunciati, a piede libero, alla Procura della Repubblica di Lucca per violazione degli articoli 474 e 648 C .P. che prevedono rispettivamente la reclusione da 1 a 4 anni e da 2 a 8 anni. Come noto, anche chi acquista rischia di essere sanzionato amministrativamente, con l’irrogazione di una sanzione pecuniaria da 100 euro a 7mila euro. Continuano, pertanto, gli sforzi del Corpo per combattere l’insidioso fenomeno della contraffazione, che mirano sempre a ricostruire le filiere del falso e i canali di finanziamento, nonché a recuperare a tassazione i proventi illeciti conseguiti. La contraffazione dei marchi è, infatti, un moltiplicatore di illegalità, per la sua capacità di alimentare più circuiti illeciti, da quello dell’evasione fiscale e contributiva a quello del commercio abusivo.
Maurizio Costanzo