In presidio i lavoratori dello spettacolo. "Siamo allo stremo"

"Di questo passo dovremo vendere i nostri strumenti e cercare altro". Stamani sit-in davanti alla Prefettura

Firenze, via Cavour, flashmob di sindacati e  lavoratori dello spettacolo

Firenze, via Cavour, flashmob di sindacati e lavoratori dello spettacolo

Firenze, 23 febbraio 2021 - La musica suona, ma non c’è nessuna voglia di festeggiare, anzi. Sono in ginocchio i lavoratori del mondo dello spettacolo. Il comparto era già in difficoltà prima che il Covid stravolgesse le vite di tutti noi. Adesso, in Toscana rischiano di perdere il posto 3.000 lavoratori.

“Vedere i grandi magazzini pieni e i teatri chiusi fa sempre più male", spiegano i sindacati che hanno convocato il presidio (Cgil, Cisl, Ul e Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil). “Questo - aggiungono, - è uno dei comparti più colpiti. Non ci sono certezze sui ristori e, soprattutto, rischiano di non sopravvivere i teatri, soprattutto i piccoli e medi”. In piazza i precari, quelli che “se va bene prendono 300 euro a nero per una serata” e che adesso non sanno proprio più come fare. Chi è riuscito ad ottenere i ristori, in 12 mesi ha avuto 4800 euro. Briciole.