Il disegno verde del sapere: l'Orto mediovale racconta le fasi della vita

Prosegue il viaggio de La Nazione tra i tesori dell'Università di Perugia. Oggi siamo all'abbazia di san Pietro in un luogo magico. Grohmann: "L'orto è una rievocazione simbolica delle fasi evolutive, culturali e spirituali dell’uomo". E c'è anche il laboratorio dell'alchimista

L'abbazia di san Pietro (foto Crocchiosi)

L'abbazia di san Pietro (foto Crocchiosi)

Perugia, 15 luglio 2021- Il disegno verde del sapere: prosegue il viaggio de La Nazione tra i tesori aperti al pubblico dell'Università di Perugia. Oggi il professor David Grohmann, responsabile del Green team del Dipartimento di Agraria (con lui anche il direttore del Dipartimento professor Gaetano Martino e il delegato del rettore, professor Roberto Rettori), ci apre i cancelli dell’Orto medioevale di san Pietro. Ed è subito armonia. Una pagina di storia, di filosofia, di saperi antichi raccontata dalla disposizione dei vialetti e delle piante. La struttura insiste su un rilievo che fu il primo possedimento del monastero benedettino, proprio dove sorgeva la cattedrale. "Il percorso attraverso l’intera struttura – va osservare lo studioso – è una rievocazione simbolica delle fasi evolutive, culturali e spirituali dell’uomo ed è articolato in dieci stadi successivi". Impossibile condensare in poche righe il benessere che regala questo luogo.

La storia

"Nell’abbazia di San Pietro in occasione del centenario della Facoltà di Agraria nel 1996 -  racconta Grohmann -  è stato ricreato l’orto medievale nello spazio che fino al 1896 veniva utilizzato dai monaci benedettini come orto-giardino. Gli spazi sono guidati da criteri spirituali, mitologici e simbolici, e si dividono in tre parti: il giardino dell’Eden, il bosco Sacro e le aiuole delle erbe officinali e alimentari".

Il giardino dell' Eden

 Il Paradiso terrestre viene rappresentato attraverso due ellissi concentriche di aiuole (che simboleggiano l'Uovo, il divenire). Quella esterna ha come fuochi due alberi simbolici: l'Albero Cosmico (una Magnolia), circondato da un cerchio non chiuso, che rappresenta la Vita, il mondo in embrione dal quale si sviluppa il macrocosmo, e l'Albero della Rivelazione (un Fico ruminale), anche esso circondato da un cerchio, che invece rappresenta il punto dal quale si sprigiona la Morte spirituale, il Peccato, la Colpa. L'ellisse più interna ha al suo centro l'Albero della Luce (un ulivo centenario), che rappresenta Cristo risorto e la Nuova Vita. Si trova in un ottagono sopraelevato rispetto al resto del giardino, che rappresenta il Monte, cioè la vetta che l'uomo medievale si prefigge di conquistare. Dal Monte sgorgano quattro sorgenti che rappresentano i quattro elementi che hanno nutrito l'umanità: acqua, latte, miele e vino. Nell'ellisse interna si possono osservare le prime piante dell'orto, suddivise da siepi appena accennate, tipiche del giardino all'italiana: le aiuole che si formano sono dodici, come i segni zodiacali, e al loro interno si trovano esemplari di specie che hanno corrispondenza con il segno. Inoltre l'ellisse è circondata da quattro corsi d'acqua rappresentanti i quattro fiumi dell'Eden: il Pison, il Gihon, il Tigri e l'Eufrate.

Il laboratorio dell'alchimista

In una delle torrette che delimitano la Porta Assisana d’età medievale, Grohmann ci indica la ricostruzione del laboratorio di un alchimista: alambicchi e libri  per riprodurre la Natura in laboratorio. Continuiamo a scendere fino a raggiungere le aiuole con le erbe officinali e alimentari. C'è anche la vasca con i pesci: cibo dei monaci, il venerdì.  Era questo l’hortus vero e proprio dei benedettini di San Pietro, dove ogni spazio era diviso in base all’uso che veniva fatto delle erbe e dove non poteva mancare l’Orto dei Semplici (Hortus Sanitatis), presente in tutti i monasteri medievali.

Orari e visite 

Lunedì-venerdì 8 - 14. Chiuso sabato, domenica e festivi. Ingresso libero. Accessibile in parte ai disabili. Visite guidate e didattiche: si organizzano su prenotazione. Info: Centro di Ateneo per i Musei Scientifici Cams tel. e fax 075 5856432 - 075 5857979

Silvia Angelici