Riscaldamento, ecco la guida per evitare rischi di incendio e intossicazione da monossido

I consigli del dipartimento della prevenzione dell'Asl Toscana Centro. Nella regione si sono verificati due incidenti mortali nelle ultime settimane, quattro persone hanno perso la vita

Una stufa a legna (foto di archivio)

Una stufa a legna (foto di archivio)

Firenze 29 dicembre 2022 - In Toscana nelle ultime settimane si sono verificati due incidenti mortali legati agli impianti di riscaldamento. Sono quattro le persone che hanno perso la vita: tre in provincia di Lucca per l’esplosione di una palazzina dovuta a una fuga di gas, una deceduta in provincia di Firenze, a Capraia e Limite, per un incendio nell’abitazione a causa di una stufa a pellet. La mancata manutenzione annuale degli apparecchi a combustione e degli impianti di riscaldamento, le installazioni non regolari ed i comportamenti sbagliati sono i principali fattori che determinano gli incidenti. Non solo: anche la crisi energetica rappresenta un fenomeno che favorisce il ricorso a mezzi di riscaldamento improvvisati, pericolosi o vietati, come le stufe alimentate da vari combustibili e caminetti a legna e i bracieri. Per questo il dipartimento della prevenzione e l’area d’igiene pubblica e della nutrizione dell’Asl Toscana Centro ha riassunto in una guida tutti gli accorgimenti da seguire per ridurre al minimo il rischio di intossicazioni da monossido di carbonio, incendi ed esplosioni per fughe di gas. Eccoli.

Misure generali di prevenzione per tutti gli impianti di riscaldamento

Far installare o adeguare gli impianti da ditte installatrici autorizzate, con rilascio al termine dei lavori della dichiarazione di conformità dell’impianto realizzato a regola d’arte, fare eseguire da ditte autorizzate le opere di manutenzione e controllo annuali, assumere un comportamento di sorveglianza attiva sui rischi, per la propria famiglia e per la sicurezza dell’intero condominio. Ogni anomalia sull’impianto va riferita alla ditta manutentrice di fiducia o all’amministratore in quanto potrebbe pregiudicare la sicurezza.

Come utilizzare le piccole stufe portatili

Si tratta di apparecchi per riscaldare gli ambienti, alimentati da vari combustibili, quali petrolio, bombole Gpl, etanolo, che non necessitano di opere d’installazione da parte di ditte installatrici. Devono a maggior ragione essere utilizzate nel rispetto rigoroso delle indicazioni del produttore riportate nel libretto d’uso e manutenzione, facendo attenzione ai divieti di utilizzo in certi locali come camere da letto, bagni e locali di piccola cubatura. Questi apparecchi necessitano di afflusso di aria esterna e ricambio d’aria come la presenza di griglie di ventilazione e di aerazione nel locale di utilizzo, spesso non presenti. Generalmente non sono adatte per un utilizzo continuo in sostituzione dell’impianto principale, anche perché durante il loro funzionamento immettono i prodotti della combustione direttamente nel locale riscaldato, perché prive di canna fumaria, a scapito della qualità dell’aria interna.

Consigli per gli apparecchi alimentati con bombole di gas Gpl

Il Gpl, in caso di fughe, tende a stratificare e ristagnare a terra, riempiendo i locali e infiltrandosi fino al piano più basso dell’abitazione se collegati al locale di utilizzo. Una caratteristica che lo rende molto pericoloso perché è sufficiente una scintilla per innescare l’esplosione. E’ fortemente consigliato far installare o sostituire le bombole da personale qualificato, controllare la data di scadenza della tubazione in gomma, verificare che nel locale di utilizzo dell’apparecchio siano presenti le griglie di ventilazione e aerazione poste in prossimità del pavimento. Bombole di gas in giacenza, non collegate all’utenza, sia piene che vuote, non possono per legge essere detenute presso l’abitazione.

Impianti e apparecchi a legna o pellet: seguire le istruzioni per l'uso

Anche per questi apparecchi è necessario fare sempre riferimento alle istruzioni per l’uso e la manutenzione del fabbricante. Porre attenzione che la portella sia ben chiusa dopo il caricamento per evitare la fuoriuscita di frammenti di legna incandescente o scintille. Gli apparecchi a focolare di tipo aperto, caminetti e, per alcuni assetti di utilizzo, anche le cucine economiche a legna, devono essere sorvegliati durante il tempo che rimangono accesi. E’ importante usare idonei parascintille e prevedere l’installazione di vetri o comunque materiale adatto alla protezione del focolare da parte di aziende qualificate. Per questa tipologia di apparecchi è basilare il rispetto delle distanze di sicurezza nei confronti di strutture e arredi combustibili. E’ necessario evitare comportamenti pericolosi come avvicinare poltrone, divani tappeti e altro materiale combustibile agli apparecchi, osservando le distanze previste dal costruttore.

Vietato usare i bracieri di legna

E’ severamente vietato, ed estremamente pericoloso, con conseguenze spesso mortali, l’utilizzo di bracieri di legna per riscaldare ambienti interni. I bracieri sono ausili da utilizzare per la cottura in luogo aperto in quanto non dotati di canna fumaria. Con la combustione e in carenza di ossigeno si genera un gas tossico, il monossido di carbonio 'Co' , incolore, inodore, insapore. non avvertito dai nostri sensi. Se respirato si lega all’emoglobina del sangue, togliendo ossigeno all’organismo inducendo ad asfissia interna (ipossia). E' definito come il killer silenzioso perché la maggior parte delle intossicazioni avvengono di notte, quando le persone dormono. Un'intossicazione su due da monossido di carbonio avviene in ambiente domestico proprio a causa dell'utilizzo dei bracieri a legna. In Italia le statistiche ufficiali più recenti che arrivano dal ministero della Salute, riportano 500-600 morti l’anno, di cui circa i 2/3 per intossicazione volontaria.

Ulteriori informazioni sono reperibili a questi due link: www.regione.toscana.it/-/monossido-di-carbonio-il-killer-invisibile e www.vigilfuoco.it/allegati/biblioteca/sicuro_Gas_2017.pdf.