Inizia il conto alla rovescia, Gubbio in fermento per la Festa dei ceri. Il programma

Dopo due anni di assenza domenica torna la tradizione secolare dei Ceri. Si comincia all'alba con i tamburini. Alle 11 l'alzata. Quest'anno ci sono anche due ordinanze: niente alcolici e uso delle mascherine

La festa dei Ceri

La festa dei Ceri

Gubbio, 13 maggio 2022 - La Festa dei Ceri ritorna dopo due anni di assenza. Nell'aria si palpa la voglia di ripartire con la consueta effervescenza. Facile immaginare l’attesa per questa plurisecolare manifestazione che si celebra in onore del Patrono Sant' Ubaldo nella vigilia della sua morte, avvenuta il 16 maggio 1160. Le emozioni, lo spettacolo e le suggestioni di riti, cerimonie ed intenso coinvolgimento sono diluite nell’arco di un’interna giornata: si incomincia dunque domenica alle prime luci dell’alba, si va avanti fino a tarda sera tra il suono del campanone, gli squilli del trombettiere, il rullar dei tamburi, il boato della folla, l’alternarsi delle “mute” (cambi), la dedizione dei ceraioli, i “via ch’eccoli”, che annunciano ed avvertono, la frenesia ed il sacrificio lungo gli stradoni del monte, l’arrivo nel chiostro, l’ingresso nella Basilica, il canto intenso e liberatorio di “Oh lume della fede” che sigilla l’omaggio ancora una volta rinnovato collegialmente.

Il programma: si incomincia alle 5.45 del mattino con i «tamburini», che svegliano, si fa per dire, la città, i personaggi della giornata; il I° e 2° Capitano Eduardo Amedei e Paolo Procacci, il trombettiere Marco Tasso, i «capodieci» Alessandro Nicchi (S.Ubaldo), Fabio Uccellani (San Giorgio) e Andrea Tomassini (S.Antonio). Alle 6.45 la visita al cimitero per ricordare i ceraioli defunti e ringraziarli per aver contribuito a garantire e tramandare la Festa dei Ceri ed i suoi valori. Alle 7.45 la messa nella chiesa di San Francesco della Pace, detta anche dei «Muratori», dove vengono custodite durante l’anno le statue dei Santi: Ubaldo, Giorgio e Antonio, le spade dei Capitani, gli arredi dei Ceri. Al termine l’estrazione dal “ bussolo” dei Soci dell’Università dei Muratori del primo e secondo Capitano della manifestazione del 2024 (si estraggono di due anni in due anni. Per il 2023 sono stati già estratti Eric Nicchi e Roberto Pierotti). A seguire il trasferimento delle statue dei Santi nel salone dell’arengo del Palazzo dei Consoli con il corteo che, preceduto dalla banda musicale, percorre via Savelli della Porta, via Dante, corso Garibaldi, Via della Repubblica, Piazza 40 Martiri, via Cavour, Via dei Consoli. Alle 9.45 raduno e partenza da borgo Santa Lucia, appena completata la distribuzione della sfilata generale fino a Piazza Grande, aperta dalle autorità civili e dei Ceri, seguite dai ceraioli. Uno spettacolo di colori e di sentimenti. Alle  11.15 in Piazza Grande la spettacolare “alzata” preceduta dalla solenne investitura del Primo Capitano, che riceve le chiavi della città con un cerimoniale al quale partecipano Sindaco (Prof. Filippo Stirati) e Vescovo (Mons. Luciano Paolucci Bedini).

A seguire la mostra dei ceri per le vie della città e la sosta sugli artistici piedistalli in Via Savelli della Porta (ore 15). Alle 16.15 primi Vespri per S. Ubaldo in Cattedrale da dove, alle 16.45, parte la processione guidata dal Vescovo con la statua e la reliquia di Sant’Ubaldo che attraversa la città ed arriva in cima a via Dante (calata dei Neri). L’incontro con i Ceri in attesa, la benedizione del successore di S.Ubaldo e, alle ore 18, l’inizio della corsa finale che ha come meta la Basilica di S.Ubaldo sul Monte Ingino dov’è custodito il corpo incorrotto dal Santo Protettore. Tra “calate”, falsipiani, salite, birate, gli stradoni dell’Ingino si conclude nel giro di un paio d’ore (comprese soste per ricompattare le “mute” - cambi - dei ceraioli) in un clima di straordinario coinvolgimento, tra grida di gioia, d’incitamento ed anche di paura. Intorno alle ore 20 l’arrivo nella basilica di Sant’Ubaldo. Una preghiera, il ritorno in città con le statue dei santi fino alla chiesa dei Muratori, il conto alla rovescia che ricomincia.

Festa e ordinanze: festa sì ma con due ordinanze del sindaco. Una riguarda il divieto ai titolari dei pubblici esercizi, dei distributori automatici, ai venditori ambulanti e ai soggetti autorizzati operanti nel territorio comunale (così come delimitato dal perimetro circoscritto dalla SS 219 tra le uscite Gubbio Nord e Gubbio Est) di vendere e somministrare bevande per asporto in contenitori in vetro e in contenitori metallici, a partire dalle 20:00 del 14 maggio 2022 fino alle 24:00 del 15 maggio 2022; l'altro l'obbligo di indossare le mascherine.