Tilt guardia medica: troppe telefonate. Ecco i rinforzi, "ma non chiamate per i tamponi"

Tanti in attesa e per altri non è stato possibile mettersi in contatto con gli operatori. Nell’ultimo fine settimana si è registrato un incremento del 30% di richieste

La Guardia medica (foto repertorio)

La Guardia medica (foto repertorio)

Firenze, 27 dicembre 2021  –  Il numero unico per la Continuità Assistenziale, ex guardia medica, è andato letteralmente in tilt per eccesso di chiamate. Il sistema, dotato di 60 linee, e già normalmente sotto pressione, ha avuto un tale aumento  di richieste telefoniche che è andato in affanno. È stato difficile far fronte a tutte da parte degli operatori, e così molti cittadini sono rimasti in attesa e per altri non è stato possibile mettersi in contatto con gli operatori (attualmente cinque) che gestiscono il numero unico 0573 454545.

Gli operatori in turno nei giorni di Natale e Santo Stefano - dicono dalla USL Toscana centro, Empoli, Firenze, Pistoia e Prato - si sono comunque adoperati il più possibile per garantire l’accoglienza telefonica a chi chiamava e il collegamento con i Medici della Continuità Assistenziale per la dovuta presa in carico.  Un incremento di telefonate pari al 30% rispetto al fine settimana precedente (quello dalle ore 20 di venerdì 17 alle ore 8 di lunedì 20): è stata questa l’attività svolta nel week end natalizio dalla Centrale Operativa di Continuità Assistenziale, al servizio di tutti gli ambiti territoriali dell’Azienda Usl Toscana centro, Empoli, Firenze, Pistoia e Prato. Nell’ultimo fine settimana la Centrale ha risposto e preso in carico 5.780 cittadini contro i 4.350 del fine settimana precedente. 

Da evidenziare anche la carenza dei medici in servizio più volte segnalata. Ad oggi restano ancora vacanti molti dei posti di continuità assistenziale messi a bando dall'Ausl: tale criticità emerge ancora più acutamente soprattutto nei giorni festivi, ed in particolare nei mesi invernali con le patologie legate alle sindromi influenzali. L’incremento delle telefonate, archiviate e registrate, è stato per la gran parte legato all’aumento quasi esponenziale dei casi positivi da coronavirus. La maggioranza della popolazione si è rivolta alla Centrale per ottenere la conferma diagnostica del tampone antigenico risultato positivo e conseguentemente richiedere  ai Medici la prescrizione del tampone molecolare. La Centrale Operativa era, infatti,  anche nell’ultimo fine settimana, l’unico servizio disponibile ed attivo al quale potersi rivolgere e i momenti più critici sono stati quelli diurni. 

“Quanto accaduto non deve ripetersi e l’Azienda è già al lavoro per potenziare il servizio: a partire dal prossimo 31 dicembre le postazioni passeranno da 5 a 8, abbiamo inoltre previsto anche il raddoppio delle linee telefoniche e la presenza di un Medico in Centrale per assicurare le risposte cliniche ai cittadini”, ha dichiarato il direttore sanitario dell’Azienda il dottor Emanuele Gori. 

“Contestualmente invitiamo coloro che sono risultati positivi al tampone antigenico e sono asintomatici ad attendere il rientro del proprio medico curante il lunedì mattina per la prescrizione del tampone molecolare, così da lasciare libere le linee telefoniche per quei pazienti che hanno effettivi bisogni clinici e la necessità di contattare il Medico di turno,  – ha aggiunto il dottor Daniele Mannelli, direttore della Centrale Operativa. L’Azienda ricorda che 0573 454545 è il numero unico che risponde alle chiamate non urgenti territoriali e tutti i medici che svolgono il servizio di continuità assistenziale sono stati forniti di telefono cellulare, tablet e software dedicato per l’informatizzazione dei dati. Per quanto riguarda i cittadini, quando chiamano il numero unico, sono messi in contatto con la postazione di continuità assistenziale di riferimento territoriale.

Maurizio Costanzo