"Difenderò Beccaglia in nome della parità"

La consigliera della Regione Toscana Maria Grazia Maestrelli: "Un fatto gravissimo. Posso fare causa insieme alla donna"

Maria Grazia Maestrelli

Maria Grazia Maestrelli

Firenze, 29 novembre 2021 -  Maria Grazia Maestrelli è la consigliera regionale di parità, ed è già pronta a intervenire sull’episodio che ha visto suo malgrado protagonista Greta Beccaglia. Consigliera cosa ne pensa? "E’ un fatto gravissimo. Nuovamente una donna viene molestata in modo violento mentre sta lavorando. La legge prevede che questa sia considerata discriminazione. Ecco perché prenderò immediatamente i provvedimenti necessari perché questo atteggiamento venga punito. In casi come questo ho titolo per fare causa insieme a questa giovane donna, come la lavoratrice divento parte lesa e posso chiedere giustizia". Nonostante sia stata alzata la guardia a difesa delle donne, i problemi sono ancora tanti. "E’ vero. Quando ho iniziato il mio lavoro nel 1995 nell’80 per cento dei casi le cause per discriminazione riguardavano la maternità, adesso per il 50 per cento si tratta di molestie sul uogo di lavoro che possono essere sessuali o verbali e 50 per cento sulla maternità". Il disagio sta aumentando. "Sì. Nel caso delle donne è definito discriminazione, con un’aggravante in più rispetto agli uomini. Perché non è vero che picchiano gli uomini e le donne. Hanno molestato quella ragazza perché sapevano che mettere le mani sul sedere a una donna è un atto di provocazione sessuale. A un uomo non sarebbe accaduto. Ecco perché individuo una vera e propria discriminazione. La legge dice che è molestia sul luogo di lavoro tutto quello che disturba la mia situazione personale, può essere una parola, un atteggiamento un toccamento. Mi colpisce come donna e quindi è una discriminazione che mi mette in difficoltà sul lavoro". E’ anche aumentata la sensibilità delle donne? "Certi atteggiamenti che prima venivano sopportati ora vengono denunciati soprattuto dalle altre donne che non sono più disponibili a tacere. Sui luoghi di lavoro i problemi ci sono sempre stati. Ci sono uomini più consapevoli e altri no. Faccio un esempio: è già una molestia se una donna invece di essere valutata per il suo lavoro si sente dire dal suo capo che ha un bel vestito. E’ un atteggiamento comune, ma gli uomini non si sognerebbero mai di fare lo stesso con un altro uomo. E’ la dimostrazione che le donne non vengono viste e considerate come lavoratrici. C’è un preconcetto che valuta la donna per il suo aspetto e non per il suo lavoro". Pa.Fi.